Gattuso a Sky: “Siamo contenti della vittoria ma abbiamo molto da lavorare”

Queste le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore rossonero Gennaro Gattuso nel post partita di Milan-Bologna ai microfoni di Sky Sport:

“C’è stata sofferenza, il Bologna ci ha messo in grandissima difficoltà. Siamo contenti ma in questo momento in fase difensiva dobbiamo migliorare tanto. Ci teniamo la vittoria ma c’è la consapevolezza che la strada è ancora lunga. Quando si vince si riesce a lavorare molto meglio, questa squadra mi segue, la vittoria era importante. Guardiamo avanti e pensiamo già alla gara di mercoledì contro il Verona. Con i buoni giocatori, con i risultati, con il senso di appartenenza, avere delle regole. Questa squadra è composta da buoni giocatori e da giocatori forti. A volte qualcuno a cui chiedo 5 minuti di corsa sembra di avergli chiesto di scalare l’Everest. Se ci perdi un po’ di tempo diventa tutto più facile. Bisogna far fatica, bisogna sacrificarsi. Vado alla ricerca di tutto questo. Non basta, ci sono dei colleghi che sono dei fenomeni e bisogna preparare le partita bene. Ho scelto 3/4 concetti da portare avanti altrimenti si fa casino. Il palleggio è rimasto, negli ultimi 15/20 metri si va ad attaccare la profondità, diamo 3/4 soluzioni a chi gestisce la palla. Oggi non l’abbiamo fatto nel modo corretto, ma si vedono molte preventive per non dare campo all’avversario. Stiamo ricercando tutto questo. In questa squadra non tutti hanno espresso in massimo, anche gli attaccanti. Bisogna metterli nelle condizioni, ci dobbiamo lavorare. Kalinic, Cutrone e André Silva ci hanno dato una grossa mano. Ho ancora negli occhi Instanbul, al 93′ eravano in Coppa Uefa, al 94′ siamo usciti sia dalla Uefa che dalla Champions. C’era Demetrio, Albertini, Costacurta, avevano vinto già il mondo e piangevano. Come fai a dimenticare queste cose qua? Tanti schiaffoni, tante cazziate, perché ci tenevano molto. Questo alla fine porta tantissimi punti in più, sono stati dei maestri e mi hanno lasciato tanto. Quando sono arrivato al Milan vedevo le foto dei trofei e rosicavo, perché nei primi tre anni non ho vinto nulla. Mi è andata bene dopo, ma all’inizio quando vedevo palleggiare Albertini e Maldini mi chiedevo cosa ci faccio qui?. Vado a vedere tutti i giocatori che sono arrivati, hanno fatto bene prima di arrivare al Milan. Bisogna riuscire a trovare a livello tattico la miglior posizione di tutti loro. Bisogna pensare alla mentalità, non dobbiamo pensare di essere biondi con gli occhi azzurri. Bisogna battagliare, se non si parte da questa base non si va da nessuna parte”.

 

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