Ancelotti racconta: “Quando Kaladze fece impazzire Gattuso al compleanno…”

Il seguente racconto è tratto dal libro “Preferisco la coppa”, testo scritto da Carlo Ancelotti, ex-allenatore del Milan, squadra con cui ha vinto tutto quello che c’era da vincere.

Gattuso stava impazzendo per colpa di Kaladze. Il compleanno di Rino è il 9 Gennaio. Qualche giorno prima, all’inizio di un allenamento, Kaladze ci ha fermati tutti e ha chiesto la parola: “Mister, scusa ma devo dire una cosa importante“. “Prego Kakha“, risposi. “Mancano 3 giorni al compleanno di Gattuso“. Forse gli era saltata qualche rotella, ma abbiamo fatto finta di niente. La sera a cena, di nuovo: “Scusate ragazzi devo parlarvi“. “Dicci Kakha“, ripetei. “Mancano due giorni e quattordici ora al compleanno di Gattuso“. Il mattino seguente stessa scena. Ha alzato la mano e io non l’ho neanche lasciato parlare: “Vai Kakha…“. “Mancano due giorni al compleanno di Rino Gattuso.” disse Kaladze.

I compagni cominciavano a ridere, Rino a incazzarsi. Si sentiva tirato in mezzo. Il conto alla rovescia è diventato un tormentone fino alla notte dell’8 gennaio: “Ragazzi mancano 3 ore al compleanno di Gattuso” Rino ormai non riusciva più a controllarsi. L’avrebbe preso a bastonate. Finalmente poi è arrivato il 9 Gennaio: niente. Zero. Tutti zitti. Il silenzio dei giorni peggiori. Allora sono intervenuto io: “Kakha, non è che per caso hai qualcosa da dire?“. “No mister, e perché mai dovrei parlare?” “Ma non ti sei dimenticato niente?” gli chiesi. “Direi proprio di no“. Ho guardato Rino con la coda dell’occhio, era carico come una bomba, pronto ad esplodere. Si è tenuto, pensava di aver vinto lui. Il 10 gennaio, a colazione, in ritiro, Kaladze si è avvicinato a me con una faccia tristissima. Sembrava che fosse successo qualcosa di grave: perciò mi sono preoccupato e ad alta voce gli ho chiesto: “Ma c’è qualcosa che non va?“. “Sì, mister, mancano 364 giorni al compleanno di Gattuso” Boato in sala, eravamo di fronte a un genio. Subito rincorso da Rino, che lo ha raggiunto e gli ha tirato un sacco di mazzate: credo sia lì che Kakha ha iniziato a sentire i primi scricchiolii al ginocchio.

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