Fattore Calhanoglu: l’elemento che può fare la differenza nel girone di ritorno

Il Milan vince ed impone il suo gioco a San Siro contro un ordinato e attento Crotone. Un successo meritato e voluto, una vittoria che lascia un sapore dolce in bocca, soprattutto ad Hakan Calhanoglu, tornato titolare in pianta stabile nello scacchiere di Rino Gattuso.

Il gol vittoria si lo segna Leonardo Bonucci ed ha anche un valore molto profondo essendo il primo in maglia rossonera, ma forse i meriti principali di questo successo vanno al fantasista turco. Una furia lungo la corsia esterna, un artista che pennella le sue giocate vellutate ai compagni. Il passaggio che innesca il vantaggio rossonero infatti è proprio suo, e c’è anche il suo zampino nel secondo gol annullato successivamente a Kessiè dato che ormai corner e punizioni li batte solo lui. Inoltre serve anche un assist al bacio a Bonaventura il quale, sottotono ed irriconoscibile ieri in quel di San Siro, spreca malamente l’occasione. Un’energia positiva che serviva a questo Milan per incrementare finalmente i risultati, il fattore che può fare la differenza nel girone di ritorno, quello in cui non si deve sbagliare neanche un colpo.

Calhanoglu ha finalmente mostrato le sue vere doti non risultando più opaco e spento in mezzo al campo. Non è più quel peso morto che andava sostituito a metà gara o quello che sembrava ti lasciasse con un uomo in meno in ogni partita. Hakan ha ripreso la sua dimensione. Inoltre il suo apporto contro il Crotone non è stato solo offensivo ma anche difensivo, ripiegando diverse volte verso dietro e scippando in diverse occasioni il pallone ai suoi avversari. Dispiace tanto per Fabio Borini, uomo di sacrificio che nonostante ciò sarà costretto alla panchina, ma adesso spazio al fuoriclasse, il tassello che potrà cambiare finalmente questo Milan, il numero dieci.

Impostazioni privacy