Kalinic lotta e fa segnare, Biglia imposta e difende: il mercato comincia a dare i suoi frutti

Il mercato comincia a dare i suoi frutti. Dopo la prima partita del 2018 contro il Crotone, dove capitan Bonucci ha confermato di aver raggiunto un buono stato di forma – fisica e mentale – oltre che attraverso la rete (rocambolesca e abbastanza fortuita), con una prestazione notevole caratterizzata da interventi difensivi puliti e sicuri e da un’impostazione precisa ed elegante, anche la gara di ieri contro un Cagliari mai domo ha dato un importante segnale, che riguarda appunto due acquisti dell’ultimo mercato estivo: Nicola Kalinic e Lucas Biglia.

L’attaccante croato, che ahinoi anche l’altro giorno è rimasto a secco di reti personali, ha probabilmente disputato la sua miglior gara da quando veste la maglia del Milan. Nonostante qualche errore di troppo sotto porta, soprattutto nella prima frazione di gioco, l’ex viola ha lottato con grinta e forza, reggendo da solo la fase offensiva rossonera, considerando la serata non proprio di grazia di Suso, mai in partita; ma soprattutto rendendosi decisivo in occasione di entrambi i gol, conquistandosi di fatto il rigore poi realizzato da Frank Kessié – altro neo milanista, ieri migliore in campo – e servendo ancora l’assist per l’ivoriano, valevole per la rimonta del Diavolo. La dimostrazione che Kalinic – in questo momento – si senta più sereno lontano dalle pressioni di San Siro, stadio che per ora non riesce ancora ad apprezzare il numero 7 rossonero.

E poi Biglia. Il centrocampista argentino – già sufficiente nella gara dell’epifania contro il Crotone – ieri si è reso protagonista di un’ottima prestazione, che non si vedeva dai tempi in biancoceleste. Oltre alla buona prova in fase di regia, l’ex Lazio ha lottato in mezzo al campo recuperando svariati palloni, aiutando non poco i suoi compagni del reparto arretrato. Ottime notizie insomma. Già, perché come spesso ricordato dal DS Mirabelli, proprio Bonucci, Biglia e Kalinic, insieme a Donnarumma, costituiscono la spina dorsale di questo nuovo Milan e allo stesso tempo sono gli unici tre acquisti over 26 della nuova dirigenza, scelti proprio per accompagnare le new entry nel percorso di crescita e affermazione. La loro ‘assenza’ – fino ad ora – è stata determinante nella prima parte di stagione, caratterizzata da sconfitte e brutte figure; ma le premesse del nuovo hanno lasciano ben sperare per questa seconda parte, nella quale tutti gli obiettivi sono ancora alla portata.

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