Gary Neville e Notts County: c’è chi ama la Juve

In tempi di “magra” come quelli che stiamo vivendo da qualche anno a questa parte, anche una piccola notizia proveniente da oltremanica può servire per risvegliare l’orgoglio di amare i colori bianconeri che rischia di sopirsi definitivamente. Se poi, spulciando sul web alla ricerca di questa notizia, ti imbatti anche in una fantastica curiosità che non conoscevi sulla tua squadra, cominci ad apprezzare anche Motta e Martinez, per il solo fatto che indossino quella maglia.

La notizia è questa: il 24 maggio prossimo, Gary Neville, 36 anni, grande capitano del Manchester United, oltre 600 partite con i Red Devils, un vero e proprio simbolo della squadra inglese, giocherà la sua ultima partita all’Old Trafford. Ed ha chiesto di organizzare, per quella data, un’amichevole.

Indovinate contro chi? Esatto: la Juventus. Certo, si poteva sospettare che avrebbe scelto il Barcellona, o una delle due milanesi, o forse il celeberrimo Real Madrid. Invece no: Neville ha chiesto di giocare la sua ultima gara contro i bianconeri.

Il perché è presto detto: per Neville la Juventus, quella del ciclo lippiano, per intenderci, è stata la squadra più forte contro la quale abbia mai giocato. Del resto, che vi sia stata in quegli anni una forte ammirazione da parte dell’entourage del Manchester nei confronti dei bianconeri è provato anche da una famosa frase di Sir Alex Ferguson, il quale dichiarò qualche anno fa: “La Juventus è stata un esempio per il mio Manchester United. Facevo vedere ai miei giocatori le videocassette della squadra di Lippi e dicevo: non guardate la tattica o la tecnica, quella ce l’abbiamo anche noi, voi dovete imparare ad avere quella voglia di vincere”. E Ryan Giggs, altro fortissimo giocatore di quella squadra, ancora in attività, rivelò: “Per me l’Italia è soprattutto la Juve. Addosso ho ancora i segni che mi ha lasciato Ciro Ferrara. Per un attaccante affrontare un’italiana resta il top, la vera prova del nove. Ferrara, Montero, Boksic, Del Piero: dopo averli affrontati sapevi di aver giocato al massimo”.

Insomma un rispetto massimo, attestato ancor più da questo simpatico siparietto di cui fu protagonista proprio Gary Neville che potete vedere qui:

Al termine di un turno di Champions nel 1998 – 1999, Neville chiede al suo intervistatore “Juventus qualified?” (La Juve si è qualificata?). E alla risposta positiva del giornalista la sua smorfia è, da sola, il più bel complimento che si potesse riservare ad un’avversaria.

Questa la notizia. La curiosità è, se vogliamo, ancora più ricca di malinconia e di voglia di riprendersi quel ruolo che per decenni è stato della F.C. Juventus. C’è una squadra in Inghilterra che milita, oggi, in terza seria, quella che viene chiamata Football Ligue One. E non è una squadra qualsiasi, a guardare bene. Si chiama Notts County, gioca a Nottingham, ed ha una particolarità: è stata fondata nel 1862, addirittura un anno prima della lega inglese ed è, a ben vedere, il club professionistico più antico del mondo. Qualche anno fa, dopo essere stata acquistata da alcuni sceicchi, è stata allenata da Sven Goran Eriksson. Indossa una divisa a strisce bianche e nere e non è un caso che sia la stessa della Juventus. Infatti, come molti sanno, la prima divisa della Juventus, nel 1897, anno della fondazione, era rosa e fu cambiata solo nel 1903 quando, per errore, dall’Inghilterra invece di inviare a Torino le maglie che erano state ordinate, inviarono una cassa che, invece, era destinata proprio al Notts County.

Da quel momento il bianconero divenne il colore della Juventus. E la curiosità? Eccola: ancora oggi, i tifosi del Notts County, quando la loro squadra esibisce una grande prestazione, intonano un coro le cui parole sono: “It’s just like watching Juve” (È proprio come guardare la Juve), qui:
Come si fa a non amare una squadra così?

Francesco Alessandrella

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