Primo X interno e primo verdetto: il secondo posto resta un’impresa

el shaarawy milan-napoli (spaziomilan)Il pareggio di ieri sera, il primo tra le mura amiche dall’inizio del Campionato in corso, emette la prima sentenza inerente il cammino dei ragazzi: il Milan abbandona la corsa al secondo posto. Certo, dal punto di vista della matematica, quattro punti in sei giornate possono essere recuperati. Peccato che il Diavolo visto nelle ultime due uscite, contro dirette concorrenti per la partecipazione alla prossima Champions League, abbia presentato un rendimento non in grado di soddisfare appieno. Autore di una rimonta da applausi e intenzionato a continuare a stupire, il Milan deve infatti fare i conti con effettivi al momento non al top della condizione.

Il centrocampo riesce a presentare una linearità soltanto per via della presenza di Montolivo, capace di effettuare con efficacia la fase di copertura e di costruzione e di prevedere con anticipo lo sviluppo dell’azione. Così facendo, gli interni si trovano nelle condizioni di esprimersi al meglio. Ma ciò nonostante, da tempo, uno dei due incontristi schierati non riesce a disputare un incontro all’altezza della situazione. Ecco allora che, qualora venisse a mancare Riccardo, la situazione potrebbe precipitare. Anche il tridente d’attacco, punto di forza del nuovo Milan, inizia a perdere di lucidità. El Shaarawy, fino ad ora fonte di salvezza, continua a essere infastidito e condizionato da problemi al ginocchio. Niang ha qualità, ma il suo processo di sgrezzamento non è ancora terminato, non si può pretendere che riesca sempre a incidere. Robinho e Boateng, che avrebbero dovuto rappresentare le punte di diamante della squadra, non perdono l’occasione per deludere. E il reparto arretrato continua a palesare la discontinuità di rendimento da cui è caratterizzato sin dall’inizio della stagione.

Bisogna inoltre aggiungere che i rossoneri, a differenza di un Napoli con il morale alto poiché uscito indenne dall’ultimo big match del proprio Campionato, presentano un calendario tutt’altro che abbordabile. Ecco perché è meglio non abbandonarsi a voli pindarici e controllare con attenzione chi ci sta dietro, Fiorentina in primis, in forma e prossimamente alle prese con avversari alla portata. Non vincere domenica prossima allo Juventus Stadium, contro una Vecchia Signora determinata a conquistare il secondo titolo consecutivo, significherebbe ritrovare la Viola a ridosso del nostro piazzamento. E di conseguenza, riaprire a tutti gli effetti il discorso inerente il terzo posto, raggiunto dal Milan grazie a una rimonta da fantascienza e obiettivo stagionale. Obiettivo da centrare a ogni costo, perché il processo di rifondazione possa procedere per il meglio.

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