Il record negativo di Muntari: è il più espulso di tutta la Serie A

Che Sulley Muntari in campo non fosse proprio l’immagine della serenità è risaputo. E nell’amara stracittadina di ieri sera, con l’undicesimo cartellino rosso, è arrivato un record affatto invidiabile per il centrocampista ghanese: è il calciatore più espulso in attività della Serie A. In buona compagnia con Francesco Totti.

Ma se il grintoso capitano romanista a raggiungere quota undici ha impiegato 22 stagioni, con la media di mezzo rosso a campionato, Muntari è stato ben più celere nella collezione di espulsioni, accumulate in 10 annate. Questo non vuol dire che il centrocampista ghanese sia privo di buoni mezzi calcistici, anzi, se limitasse l’eccessiva esuberanza si renderebbe ancora più utile come elemento della rosa rossonera. Centrocampista dinamico, molto generoso e bravo negli inserimenti, trova spesso la via del gol anche grazie ad un discreto sinistro con cui effettua potenti conclusioni dalla distanza. Eppure nelle fasi topiche della gara, quando la posta in palio diventa alta e la tensione cresce, spesso Muntari perde di lucidità e commette leggerezze che possono costare caro a tutto il gruppo. Esemplare l’episodio di Catania ai tempi dell’Inter: dopo un minuto circa dal suo ingresso in campo è già espulso, con la sconfitta al Massimino che quasi costa lo scudetto ai cugini. Nel derby di ieri sera il numero 4 rossonero si è distinto per l’impegno che ad onor del vero non gli ha mai fatto difetto, e onestamente il rosso finale è parso un pò eccessivo, ma tant’è.

Muntari dunque salterà il prossimo impegno contro l’Atalanta, oltre all’andata degli ottavi di finale in Champions League contro l’Atletico Madrid. Insomma pregi e difetti, tanta corsa ma spesso poca lucidità: il giocatore è questo, prendere o lasciare. Magari Muntari all’interno di una rosa può risultare utile, il dubbio che sorge spontaneo però, è se il suo ruolo possa essere quello di titolare. E sopratutto se nei momenti che contano si possa fare affidamento alla sua indole fin troppo indomita.

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