Seedorf all’angolo, la società prepara un dossier per il divorzio

I nervi sono tesi, tesissimi. La fiducia della proprietà è ai minimi termini. E così Clarence Seedorf potrebbe divorziare dal Milan molto presto. Un epilogo impensabile fino a qualche settimana fa, ma stavolta Silvio Berlusconi appare deluso dal comportamento del tecnico olandese, il “pupillo” richiamato in fretta e furia per tentare di risollevare le sorti della squadra.

Seedorf è sotto processo e la requisitoria si compone di tanti episodi che la proprietà non ha gradito. Secondo quanto riferito dalla Gazzetta della Sport, la gestione autonoma dell’immagine e della comunicazione non è andata giù. E il colloquio di domenica scorsa con la Curva Sud è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Giancarlo Capelli, leader della tifoseria organizzata, ha riferito frasi che hanno fatto montare la rabbia del Cavaliere. Nel colloquio con gli ultras, Seedorf avrebbe detto: “Non mi fido di questi giocatori, non sono da Milan. A fine stagione ne cambio tre quarti”. Una presa di posizione che il club ha messo all’indice. Un azzardo eccessivo, che non sarà tollerato.

E così, sempre secondo la Gazzetta, il Milan ha dato mandato ad uno studio legale di preparare un dossier per un licenziamento per giusta causa, con tanto di elenco dei fatti e delle iniziative prese contro l’interesse generale della società. L’obiettivo è quello di non avere un esborso eccessivo per liquidare l’olandese che al lordo pesa sulle casse di via Aldo Rossi per 16 milioni di euro tra la stagione in corso e le prossime due, oggetto del contratto. E, intanto, Mauro Tassotti sarebbe stato allertato per il ruolo di traghettatore.

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