Tuttosport, Paletta: “Bacca uno tosto, tifo Donadoni CT della Nazionale”

Gabriel Paletta sarà uno degli ex nella sfida tra Atalanta e Milan di domenica pomeriggio. L’italo-argentino, che sogna ancora un posto in nazionale in vista degli europei, non esulterà in caso di gol ai suoi ex compagni.

 Paletta (1,2)

Intervistato da Tuttosport, sul periodo della sua squadra ha dichiarato: “Abbiamo fatto un girone d’andata oltre le attese, poi c’è stato un calo di concentrazione, i risultati non arrivavano e poi è subentrata l’ansia perchè nonostante giocassimo bene non facevamo risultato. La vittoria con il Bologna ha ridato fiducia. Ora altre 2-3 vittorie per centrare l’obiettivo salvezza“. Sul piano personale: “Buona stagione se non ci fosse stato l’infortunio, solo adesso sto riprendendo il ritmo; il Paletta di Parma non si è più visto a causa degli infortuni. Spero di mettere in difficoltà Conte ma serve finire bene la stagione con il club“. Un allenatore che stima: “Donadoni è quello che mi ha migliorato di più, mi correggeva dal punto di vista tattico. Lui ti parla prima da uomo e poi da allenatore, ha vissuto nel calcio ed ha giocato insieme a tanti campioni. Faccio il tifo per lui nella corsa a commissario tecnico della nazionale. A Parma non guadagnava un soldo ed è rimasto lo stesso per i suoi ragazzi“. Sul cambio di allenatore: “E’ molto più facile arrivare ai risultati se si lavora a lungo con lo stesso allenatore“. Sugli avversari più forti affrontati: “Ibrahimovic è fisicamente l’attaccante più forte che abbia mai marcato, anche Cavani e Lavezzi di Napoli erano tosti“. Su Bacca: “L’ho incrociato questa estate in ritiro, è uno fastidioso, si muove molto, non da punti di riferimento e attacca sempre lo spazio“. Su Mammana e Vangioni: “Mammana sembra a posto, è pronto per il salto; una volta arrivato in Europa dovrà lavorare sull’aspetto tattico, che è molto trascurato in Argentina. Vangioni ha iniziato la carriera come esterno di centrocampo, adesso ha arretrato la sua posizione. Va aspettato perchè ha qualità per offendere ed ha sempre giocato ad alti livelli“.

Sul suo futuro: “Non ci ho ancora pensato, mancano otto gare e penso a finire bene con l’Atalanta. Da grande non so cosa farò ma non mi vedo proprio in panchina“.

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