Conquistare l’Arena, con o senza Ocampos

Daniele Castagna è nello staff di SpazioMilan.it da aprile 2016, coordinatore di redazione ed inviato. Quotidianamente vicino alla squadra, presenza fissa a Milanello e Casa Milan. È ospite di Top Calcio 24, Calcissimo TV e Milan TV.

Corre veloce l’Interrail ed il Milan, come un ventenne alle prime vacanze senza genitori, ha una pazza voglia di salirci a bordo. Respirare l’atmosfera delle notti magiche, vivere l’entusiasmo delle trasferte porfirogenite, tornare a duellare nelle arene continentali, fare il proprio rientro dopo tre anni di esilio forzato in Italia. Il Diavolo ha un desiderio irrefrenabile d’Europa, e non fa nulla per nasconderlo. Dopo annate buie, senza alcuna chance all’orizzonte, la compagine meneghina si ritrova coinvolta in una serrata battaglia con sbocchi internazionali, Champions od Europa League che sia. Con la premessa che i primi tre posti restano chimera alquanto irraggiungibile, i Montella’s hanno tutte le carte in regola per provare l’accesso diretto alla seconda competizione del vecchio continente. Salutata in settimana la Tim Cup, in quel di Carnago non restano alibi: testa unicamente al campionato, a partire da oggi, missione Udinese.

Di ruicostiana memoria (perdonami Musagete per il neologismo), la Lazio ha fornito un assist tanto bello quanto inatteso, capitolando tra le mura amiche contro un Chievo senza alcun obiettivo da raggiungere. La rete di Roberto Inglese, ragazzone foggiano alla seconda stagione da protagonista in A, deve aver regalato più di qualche sorriso ad un Milan appena giunto in quel di Udine. Il risultato serale poi, quello maturato tra Inter e Pescara, non ha smosso chissà quali entusiasmi, viste le possibilità pari a zero affibiate ad un abbattuto Delfino, capace di collezionare nove punti in ventidue giornate (21 effettive). Nessuno si aspettava miracoli dall’amico Oddo, ed infatti non ne sono arrivati. I rossoneri dovranno fare affidamento esclusivamente su loro stessi, con la speranza di rimanere incollati al treno di testa. Dopo i prevedibili passi falsi con Torino e Napoli, la squadra più giovane dell’intero torneo si presenta alla Dacia Arena con un unico risultato accettabile: la vittoria. Per stessa ammissione del proprio condottiero campano, quella odierna è una gara da non fallire, dimenticandosi anche del bel gioco. Ricercare tre punti, senza dare troppa importanza ad il mezzo, ma focalizzandosi unicamente sul fine. Sbancare il fortino friulano, campo sul quale in pochi possono dire di aver vissuto una domenica di passeggio. La Roma di misura, l’Inter in rimonta, il Napoli di un solo gol, solo le grandi squadre vincono nel giardino dei Pozzo.

Guidata dai propri gioielli contestati, Donnarumma e Locatelli, la società di via Aldo Rossi cercherà di approfittare della caduta dell’Aquila biancoceleste per riaccorciare il gruppone di vertice, con un orecchio alla radiolina in ascolto di Torino-Atalanta e Fiorentina-Genoa. Con una gara da recuperare, un eventuale successo sul manto erboso bianconero rilancerebbe le quotazioni rossonere, con un rotondo 40 nella casella dei punti. E chissà che un regalo domenicale non possa arrivare dal catalano Gerard Deulofeu, descritto a Milanello come autentica e talentuosa “mina vagante“. La manciata di minuti contro la Juventus, allo Stadium, ha lasciato negli occhi dei supporter la voglia di ‘averne di più‘. Difficile possa partire dal primo minuto con il trittico Suso-Bacca-Bonaventura ampiamente confermato, ma un subentro a gara in corso è alquanto scontato, soprattutto in caso di retroguardia avversaria bloccata. Il canterano blaugrana ha la capacità di dare la scossa, iniettare adrenalina pura all’interno delle vene del Diavolo; il classico profilo in grado di spaccare in due, letteralmente, l’incontro. Imperativo vincere, con o senza Lucas Ocampos: promesso sposo da giorni, sul quale pare essersi raffreddato l’interesse milanista causa ritardo marsigliese. Udinese-Milan, Dacia Arena, inizia il vero campionato dei ragazzi.

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