Storia di un ex, Keisuke Honda: un samurai dalla katana spuntata

12 gennaio 2014. “Mapei Stadium”, Reggio Emilia.

È il 65′ di gioco e Domenico Berardi, attaccante classe ’94 del Sassuolo, già autore di un poker in quell’incontro, ha appena sfiorato la rete del 5-2 per i padroni di casa ai danni del Milan. Max Allegri, sino ad allora tecnico rossonero, è inferocito con i suoi e decide, pertanto, di lanciare nella mischia l’ultimo parametro 0 acquistato dal “condor”: Keisuke Honda. Il nipponico, qualche minuto dopo il suo ingresso, stampa sul palo la palla del possibile 4-4, e, pur non incidendo sul risultato, mette in luce ottime doti tecniche e una discreta personalità.

Inizia bene l’avventura italiana del giapponese, intorno al quale aleggia, tuttavia, un senso di ironia e scetticismo da parte del grande pubblico, che lo etichetta (frettolosamente) come un colpo di marketing, finalizzato alla diffusione del brand rossonero nel continente asiatico. Keisuke è, invero, capitano e leader della sua nazionale, col CSKA Mosca, nelle 127 gare disputate, ha segnato 28 gol e fornito 29 assist e chi lo conosce lo descrive come un lavoratore rigoroso e instancabile. Tutto ciò non basta, però, a superare i pregiudizi di tifoseria e stampa, che lo identificano, ben presto, come uno dei capri espiatori degli insuccessi del Milan.

Calciatore duttile, silenzioso e dedito al lavoro e al sacrificio, la sua maggiore pecca è la discontinuità di rendimento. Adattato nel ruolo di esterno destro (mai veramente digerito), risulta spesso troppo debole fisicamente e lento nell’esecuzione della giocata.

Con Sinisa Mihajlovic, che ne apprezza impegno e abnegazione alla causa della squadra, assume i gradi di titolare nel ruolo di esterno destro, ma con l’avvento di Montella sulla panchina del Milan, Honda finisce ai margini della squadra e, al termine della stagione 2016/17, decide di non rinnovare il suo contratto con i rossoneri.  Si congeda dal pubblico di San Siro, che mai lo ha veramente amato, deliziandolo con un’ultima perla balistica, nel 3-0 contro il Bologna che consente al Milan l’accesso in Europa League.

81 partite e 9 gol il suo bilancio con la maglia del Milan, oggi Keisuke gioca al Pachuca nella massima serie messicana .

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