Amelia presenta Roma-Milan
Marco Amelia ha le radici giallorosse ma in rossonero ha conosciuto l’apice della sua carriera. Il campione del Mondo 2006, ha vinto uno scudetto con la Roma insieme a Di Francesco, uno con il Milan insieme a Gattuso. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha presentato il match dell’Olimpico tra Roma e Milan.
Su Di Francesco e Gattuso: “Di Francesco ha un’intelligenza sopra della media. E’ un professore, anche in campo. Aveva le parole giuste: toni e modi positivi, non l’ho mai visto perdere la testa. Sempre equilibrato anche nei festeggiamenti. Si rispecchia nel Di Francesco allenatore. Gattuso era uno spettacolo, stimolante, trascinatore in campo e nello spogliatoio. Quei leader che servono ad ogni squadra. Conosceva i suoi limiti e cosa doveva fare per migliorarsi. Pensarlo allenatore? Francamente no. Credo abbia lavorato sui suoi eccessi caratteriali. Vive le partite molto intensamente, come da calciatore. Ancora me lo ricordo. Alla vigilia della finale mondiale a Berlino, Pirlo era imperturbabile, pareva dovesse giocare in partitella e Rino nel vederlo così era arrabbiatissimo“.
Gattuso merita la conferma? “Senz’altro. Ha trovato un’identità di squadra che prima non c’era. Confermarlo darebbe un segnale importante allo spogliatoio, perchè sarebbe ulteriormente legittimato. Mi spiace molto per Montella, è uno con ottime idee. Probabilmente non ha avuto il tempo per dare quell’identità . E’ dura con undici calciatori nuovi“.
Al posto di Montella avrebbe potuto esserci Di Francesco: “Lo avrei visto perchè avrebbe il physique du role per il Milan. La generazione di tecnici tra i 40 e i 50 anni è piena di talento. Oddo ha i numeri per diventare un top tecnico in un top club“.
I punti di forza di Di Francesco e di Gattuso: “Eusebio l’equilibrio nei momenti complicati, come le scorse settimane. Rino la fase difensiva: c’è del gran lavoro dietro i pochi gol presi“.
Che succederà a Donnarumma? “Non lo so ma so cosa vorrei: vederlo al Milan fino a fine carriera“.