Mattone su mattone Gattuso costruisce. Nelle due vittorie col Ludogorets non c’è niente di casuale

Quando una squadra funziona lo si vede anche da partite relativamente probanti come quella di ieri sera. Rino opta giustamente per un turnover piuttosto ampio, senza cambiare il modulo di base ma con diversi uomini adattati dalla mediana in su. Porta inviolata (obiettivo principale dopo lo 0-3), match controllato e qualificazione centrata senza affanni.

Sul pezzo Antonio Donnarumma, altro clean sheet portato a casa dopo il derby di coppa Italia. Senza sbavature la serata di Zapata. Aggressivo Abate sulla destra. Importante prestazione da parte di Montolivo, dai suoi piedi son passate le migliori azioni, spesso dopo una giocata di prima o massimo a due tocchi. Bene tuttofare Cutrone largo a sinistra nei tre davanti alla Mandzukic. Instancabile Borini, ancora a segno.

Nota di demerito per Locatelli, lento e superficiale in diverse occasioni, così come Andrè Silva che gioca costantemente con l’ansia di dimostrare qualcosa e finisce quasi sempre per pasticciare. Vispo e determinato invece Kalinic nei minuti in cui è stato impiegato.

Da 90 minuti come questi si capisce il lavoro di un allenatore. Sfida preparata con l’attenzione dovuta, approccio corretto, gestione del ritmo e della palla. Facile col Ludogorets? Forse si, ma la solidità mentale la costruisci anche interpretando bene partite che avrebbero poco da dire.

Quest’oggi alle 13 ci sarà il sorteggio degli ottavi e poi sarà di nuovo tempo di campionato. Con la Roma all’Olimpico, al di là di quello che sarà il risultato, capiremo chi siamo.

Twitter: @fabryvilla84

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