Ludogorets: difesa fragile e fase di non possesso da rivedere, ma attenzione alle punte

Stasera, alle 19.00, il Milan sarà di scena sul campo del Ludogorets in occasione gara valida per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Gli uomini di Dimitar Dimitrov, che occupano la prima posizione del campionato bulgaro, ma che non giocano una partita ufficiale da circa due mesi, pur essendo una squadra organizzata e grintosa, evidenziano problemi relativi al senso del gioco, alla fase di non possesso e alla tenuta difensiva. Ciononostante, se non affrontati con la giusta mentalità e con la necessaria concentrazione, potrebbero risultare più ostici del previsto.

Punti di forza: la trequarti; l’attacco.
In avanti, il Ludogorets, che si schiera con un 4-2-3-1, dispone di due giocatori rapidi e bravi a ribaltare il fronte, Jody Lukoki e Virgil Misidjan, meglio conosciuto come Vura, e di due fantasisti, Marcelinho e Wanderson (quest’ultimo agirà sulla sinistra, con Vura prima punta), dotati di tecnica e senso del gioco. Ecco allora che, qualora il Milan si sbilanciasse troppo e non stesse attento in fase difensiva, i biancoverdi, pur disponendo di giocatori atipici e non sempre continui, potrebbero riuscire a ripartire con regolarità e a rendersi pericolosi.

Punti deboli: la fase di non possesso; la difesa.
I due centrali di centrocampo, Anicet e Goralski, sono coriacei e aggressivi, ma faticano nel gioco aereo e nella comprensione dello sviluppo delle azioni. Di conseguenza, dal momento che nemmeno sono aiutati con regolarità dai trequartisti, spesso non riescono a fare in modo che la compagine allenata da Dimtrov presenti una fase di non possesso all’altezza della situazione. Inoltre, nelle retrovie, i biancoverdi risultano fragili ed evidenziano problemi relativi al senso del gioco e della posizione, alla mobilità e all’attenzione.

Giocatore chiave: Virgil Misidjan.
Punta duttile e veloce, capace di svariare su tutto il fronte e di garantire corsa, dribbling e tecnica, Vura rappresenta l’uomo chiave della formazione bulgara. Con le sue giocate e i suoi movimenti, infatti, il jolly offensivo olandese sa creare superiorità numerica e ribaltare il fronte.

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