Infortuni e stanchezza, ma con il Chievo si può e si deve solo vincere

Dopo la sfortunata trasferta di Londra che è costata la qualificazione ai quarti di Europa League, il Milan riparte dal Campionato e dal Chievo per l’importantissima sfida casalinga di domani pomeriggio. Sulla carta il match contro i clivensi, compagine in crisi e risucchiata nelle sabbie mobili della zona retrocessione, è sicuramente la più semplice di quelle affrontate negli ultimi tempi, ma non bisogna di certo sottovalutare un impegno in cui i rossoneri hanno tutto da perdere. Il Diavolo, infatti, è obbligato a vincere per tenere accese le speranze di qualificazione in Champions League e per arrivare alla sosta nel migliore dei modi. La beffa però potrebbe essere dietro l’angolo in un match in cui il Milan arriva con qualche problema di uomini, soprattutto in difesa, e con il fiato un po’ corto.

La rincorsa in Campionato ha portato i rossoneri in una posizione di classifica inaspettata e sorprendente solo fino a un paio di mesi fa e, le sette vittorie su otto partite del girone di ritorno, sembrano, per ora, rendere possibile la rincorsa a quello che all’inizio era l’obiettivo minimo stagionale, ma che già a novembre sembrava solo un sogno. Fermarsi ora e non ottenere il bottino pieno nella gara di domani sarebbe davvero un peccato e potrebbe vanificare tutti gli sforzi fatti fin qui. Vincere appare fondamentale anche per il calendario che i rossoneri saranno costretti ad affrontare subito dopo la sosta. La Juventus allo Stadium, il recupero del derby contro l’Inter il mercoledì successivo, e la sfida casalinga al Napoli subito dopo quella contro il Sassuolo, sono impegni durissimi, ma che molto probabilmente ci diranno qualcosa in più circa le reali ambizioni dei rossoneri. Chievo permettendo.

La Lazio che domani affronterà il Bologna in casa a sei punti, ma con una partita in più, e l’Inter (che domani andrà a far visita alla Sampdoria) a cinque punti con un derby alle porte, sono due avversarie a cui non possiamo assolutamente non mettere il fiato sul collo, ma una buona fetta di ambizioni Champions passa dalla gara di domani. Gattuso ha ribadito oggi in conferenza che la rosa rossonera è un po’ stanca e tanti giocatori, in questo tour de force dell’ultimo mese e mezzo, hanno giocato praticamente sempre. La sosta per le Nazionali servirà per tirare un po’ il fiato e allenare un po’ con più tranquillità la squadra, ma c’è prima una gara da affrontare con qualche problema di formazione. Alessio Romagnoli e Davide Calabria, oltre ad Ignazio Abate, infatti, non saranno della partita e, se Borini ha svolto egregiamente quando è stato chiamato in causa il ruolo di terzino destro, sarà tutta da verificare la solidità della retroguardia rossonera per la prima volta (durante questa lunga striscia positiva di risultati) senza la coppia Bonucci-Romagnoli.

Sarà difficile per Zapata (o Musacchio) non far rimpiangere l’ottimo Romagnoli di questi tempi, come non sarà semplice la gara di Capitan Bonucci su cui pende la spada di damocle della diffida, con un cartellino giallo che gli farebbe saltare per la seconda volta consecutiva la sfida contro la sua ex squadra. Impegno, quindi, che per via di tutti questi elementi appare tutt’altro che facile. Pericoli che aumentano se si considera che il Chievo, dopo la brutta sconfitta nel derby di Verona, scenderà in campo con il coltello tra i denti e con la necessità assoluta di fare punti per non complicare ulteriormente la sua già difficile situazione il classifica. A questo si deve aggiungere il pericolo delle scorie psicologiche, di quelle fisiche ne abbiamo già parlato, dell’eliminazione dall’Europa League, con annessa delusione per come sono andate le cose in quel di Londra.

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