RASSEGNA STAMPA • Dieci Diavoli, Arsenal in dodici. Gigio toppa, la rabbia di Calha

Il giorno dopo il ritorno degli ottavi di finale in casa rossonera lascia l’amaro in bocca. Il Milan esce dall’Europa League contro l’Arsenal in una gara di ritorno contrassegnata dagli errori arbitrali, determinanti ai fini del risultato. La rassegna stampa del giorno dopo si sofferma su questo tema ma mette nel mirino anche la prova dei rossoneri.

DIECI DIAVOLI, ARSENAL IN DODICI

Il Milan rispetto a San Siro gioca tutta un’altra gara: parte subito fortissimo sfiorando l’immediato vantaggio con André Silva dopo 43′, trova la rete dello 0-1 con un destro micidiale dalla distanza con Calhanoglu prima di vedersi compromettere la qualificazione per un rigore inesistente. Unanime il giudizio di Corriere dello Sport, La Gazzetta dello Sport e Tuttosport: Rodriguez sfiora Welbeck che si tuffa in maniera evidente. Non per Eriksson: l’arbitro svedese manda sul dischetto proprio l’attaccante inglese e l’1-1 dell’intervallo condizionerà anche la ripresa.

FLOP DONNARUMMA E SUSO, BORINI OK

Nella serata più importante fin qui della stagione rossonera, il Milan si ridimensiona nei suoi due uomini più decisivi: come riportano le pagelle di Tuttosport, Donnarumma è colpevole in occasione del gol del chiude i conti (voto 5,5), nonostante numerose parate prima della papera nella ripresa; Suso (5) impalpabile, mai decisivo e fuori dal gioco. Brillano, invece, Calhanoglu e Borini, entrambi promossi: voto 6,5.

LA RABBIA DI CALHANOGLU

Palpabile l’amarezza nel post partita di uno dei protagonista della serata dell’Emirates Stadium, Hakan Calhanoglu: “Abbiamo subito un rigore incredibile”, attacca il numero 10 rossonero a La Gazzetta dello Sport. “Non è normale che in Europa League accada una cosa del genere. Rodriguez non l’ha toccato ma per l’arbitro è stato comunque rigore, io all’andata non mi ero lasciato andare così. E’ ovvio che l’episodio abbia cambiato la partita. Ci teniamo la prestazione: questo è il calcio… L’arbitro è stato il migliore in campo, non lo dimenticherò mai”, conclude il turco.

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