Falcao, bomber o bidone? Pro e contro di un’operazione fattibile

C’è una  trattativa che più di tutte le altre sembra concretamente percorribile in casa Milan: è quella che porta a Radamel Falcao, centravanti colombiano del Monaco classe 1986. Si tratterebbe di certo di un’operazione mediaticamente importante, ma fatta di pro e contro. Passiamoli in rassegna:

PRO

• GOL

I dati, almeno i più recenti, sono clamorosamente dalla sua parte. Fra campionato e coppe, nell’ultima stagione, Falcao ha presenziato 38 volte, facendo centro in 26 occasioni e condendo il tutto con 5 assist. Media gol? Uno ogni 120 minuti, quasi uno a partita per intenderci. Insomma, mica male: roba da uomo decisivo (perlomeno in Ligue 1). In generale la carriera del colombiano è fatta di tanti, tantissimi gol: un totale di 255 in 443 apparizioni fra River Plate, Porto, Atletico Madrid, Manchester United, Chelsea e Monaco. La media gol complessiva è di poco superiore a quella dell’ultimo anno: uno ogni 124 minuti. Da paura.

• ESPERIENZA  

Il colombiano compirà 33 anni il prossimo febbraio. Non è sicuramente giovane, ma oggi è ancora in forma (per quanto sia sempre stato abbastanza fragile a livello fisico). Alle spalle ha tanti anni in piazze di indubbio prestigio: dal Porto all’Atletico, dal Manchester United al Chelsea. Ha giocato in Argentina, Portogallo, Spagna e Francia e ha timbrato il cartellino ovunque (seppur con frequenze diverse). Da questo punto di vista combacia a pieno con l’identikit dell’acquisto ideale tracciato da Gattuso con Fassone e Mirabelli.

• CONVENIENZA

E’ chiaro che rispetto ad altri nomi (Morata o Belotti per esempio) quello di Falcao sia economicamente più raggiungibile. L’operazione, dovesse farsi, dovrebbe prevedere uno scambio con lo scontento Silva. Altrimenti, in ogni caso, il prezzo del cartellino sarebbe chiaramente inferiore rispetto a quello degli altri bomber cercati dal Diavolo.

CONTRO

• FUTURIBILITA’ 

A 32 anni è difficile migliorarsi, solo i marziani (vedi Cristiano o Lebron) ci riescono: peccato che Falcao non sia un marziano. Ad oggi il colombiano è ancora un ottimo centravanti, difficile pensare che possa restare a questi livelli per più di uno, massimo due anni. Di certo non sarebbe un acquisto di prospettiva e, di certo, non permetterà plusvalenze economiche in futuro.

• NON DA BIG

A Porto e Monaco Falcao ha fatto non bene, di più. Ma Porto e Monaco non appartengono alla più ristretta élite delle big del calcio europeo. Così come, ai tempi, non ne faceva parte il suo Atletico Madrid. In club di alto prestigio a lieto internazionale, vedi Manchester United e Chelsea, il ragazzo ha sempre fallito: ai red devils 4 gol in 34 presenze, ai blues 1 in 17. In generale non si è mai ambientato in contesti troppo blasonati e il Milan, certamente, è uno di questi.

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