Milan: dal Gallo a Ibra, fino Morata e Higuain. Quanto fumo per l’attacco. Ma quando arriva l’arrosto?

E’ una storia lunga quella del Milan e del suo bomber. Complessa, intricata, tortuosa. Fatta di tante cose: intrecci, bufale, follie, sogni e soldi. Parecchi soldi. Eppure ad oggi sono tutti virtuali. Di bomber, da queste parti, non c’è traccia. Kalinic non lo è mai stato e Silva intuitivamente non lo sarà mai. E allora prosegue la caccia spasmodica ad un nove, di quelli veri possibilmente. Non alla Silva per intenderci.

PRIMA STAGIONE: 2017/18

BELOTTI

Il tutto ha inizio un estate fa. L’estate delle cose formali, quella li. Il bomber sarebbe la ciliegina di una torta, il mercato rossonero, allora bellissima ma ancora tutta da gustare. Che poi (e non è una novità) si rivelerà più bella che buona. Il primo nome è Belotti. Giovane, rossonero e reduce da un anno (a conti fatti l’unico in carriera) devastante. Piccolo particolare: giri il cartellino, c’è scritto 100 milioni. Robe da pazzi per uno che in vita sua, escluso quell’anno, non ha mai superato quota 12 gol. Ci sarebbe da dire “grazie ma lasciamo stare”. Eppure ci provano in tutti i modi. Non basta. Poi vedi quest’anno e dici “perfortuna”.

DIEGO COSTA

Diego Costa è la classica suggestione di mezza estate. E come tutte le suggestioni di mezza estate, poi, non se ne fa un bel niente. L’occasione è offerta di Conte, che non ci va proprio d’accordissimo. Costa, di fatto, è fuori rosa. Tutti ci pensano, ma lui pensa solo (neppure troppo velatamente) all’Atletico. Il Milan trova in Jorge Mendes, lo stesso che aveva dato Silva in pasto a San Siro, l’alleato perfetto per arrivare allo spagnolo. Ma alla fine non se ne fa nulla. Silva al Milan, Costa all’Atletico. “Forse era meglio quell’altro”

AUBAMEYANG

E’ stato il più vicino. Eppure è rimasto lontano. E forse risparmiando qualcosina e sacrificando qualcos’altro lo si poteva pure riportare a casa. Ci pensa lui stesso a ribadire il concetto, nella diretta instagram di una serata non certamente sobria: “Tornare al Milan? Io voglio, ma loro stanno dormendo”. Che lui volesse tornare, dunque, è conclamato, che il Milan stesse dormendo è evidentemente falso. Di milioni ne offre più di 60. Ma il Dortmund chiede di più. Troppo per Mirabelli, che nel momento della trattativa ha già riallestito una rosa intera a suon di dindini. Niente da fare, il Pierre-Emerick più famoso del pianeta vola a Londra.

IBRAHIMOVIC

Ibra in estate è praticamente senza squadra. Pare che Mou possa farne a meno per l’anno dopo. Si allena da solo ed è pure in gran forma. Circola la voce di un possibile ritorno. Da queste parti sono abituati, qualcuno ci crede pure. Ma questa volta c’è poco di vero: Ibra torna in Inghilterra, poi conquisterà l’America.

SECONDA STAGIONE: 2018/19

IMMOBILE

Immobile al Milan è la prima bomba (poi disinnescata come tutte le altre) del secondo (e ultimo) mercato targato Cina. Capocannoniere del campionato, giovane, italiano e centravanti titolare della Nazionale: le ha proprio tutte. Ma non è il prescelto. Lui al Milan ci verrebbe pure: l’agente comunica piena disponibilità. Peccato esista Lotito, che di solito ti dà due possibilità. A) “Mi sborsi una somma spropositata di dindini”. B) “Ringrazio il dottore, rifiuto l’offerta e vado avanti”. Di solito, alla fine, vince lui. E l’interlocutore è costretto a ripiegare sulla seconda. Così è, naturalmente, per il Milan. Manco questa.

BENZEMA

Benzema al Milan è un pezzo di storia. Non come Lavezzi all’Inter. Ma poco ci manca. Se ne parla da almeno una decina d’anni e quest’anno, in realtà, c’è pure qualche presupposto valido. Due essenziali. 1) Il compagno di merende Ronaldo se n’è andato. 2) Il Milan là davanti ha una voragine. Il problema: di concreto non c’è praticamente niente. Qualche sondaggio, nulla di più. Si volta pagina.

FALCAO

Falcao risponde all’identikit dell’uomo di mercato. E’ un centravanti e ha esperienza internazionale. L’età non è dalla sua parte, ma al Milan importa poco. Il colombiano è un’idea prima, qualcosa di più poi. I primi approcci concreti col Monaco risalgono a qualche giorno fa. Leonardo apre due porte: uno scambio che coinvolga Silva e un’operazione slegata relativa esclusivamente a Falcao. Il Monaco gliele chiude in faccia. Entrambe.

MORATA-HIGUAIN

Morata-Higuain, storia contemporanea. La situazione è complessa: il triangolo di mercato coinvolge tre squadre (Milan, Juve e Chelsea) e cinque giocatori (Caldara, Rugani, Bonucci, lo spagnolo e l’argentino). Al momento la pista più calda porta a Higuain in rossonero e alla permanenza di Morata al Chelsea. Ma è un’ipotesi. Perché Gonzalo non si è ancora pronunciato e quindi resta tutto aperto. Già perché se il Pipita dovesse rifiutare il Milan lo farebbe solo per andare al Chelsea. E a quel punto, però, Chelsea e Milan si ritroverebbero entrambe in una situazione numericamente problematica in attacco. Per ragioni diverse: al Chelsea ce ne sarebbe uno di troppo, al Milan ne mancherebbe uno. Il tutto posto che i primi non vendano (Giroud o Batshuayi) e i secondi sì (Kalinic o Silva). Insomma più complicata di così è difficile. Ma, forse, questa volta qualcosa succede.

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