Oggi il raduno. Un anno dopo, è cambiato tutto

Signori, domani parte ufficialmente la nuova stagione rossonera. Strano eh? Nessuno ne parla. E’ incredibile pensare quanto si possa cambiare in un anno.

UN ANNO DOPO: E’ CAMBIATO TUTTO

Circa 365 giorni fa (qualcosa di più in realtà) si presentava a Milanello una squadra per metà nuova, poi ulteriormente ritoccata, ma pur sempre già rivoluzionata da cima a fondo: iniziava la metamorfosi del Milan. Oggi, anzi domani, ci saranno pressoché i medesimi giocatori, salvo qualche innesto, di caratura indiscutibilmente inferiore rispetto a quelli 2017-18. Quella che un anno fa era considerata una rosa da Champions, se non da Scudetto, si è dimostrata a malapena all’altezza dell’Europa League. Che, peraltro, le è stata poi tolta per motivi che certo non riguardano la squadra. Già, perché in un anno è cambiato tutto, ma proprio tutto. Quei cinesi che facevano brillare gli occhi a ogni tifoso (o quasi) a suon di milioni sul mercato, oggi stanno per togliere il disturbo. Di mezzo, fra quello e questo raduno, un mare: dalla maturità saltata da Gigio ai Finzi Contini in prima prova, dall’infinita trattativa Kalinic agli insulti di fine stagione, dal Calha flop al Calha top, dall’ascesa di Cutrone all’involuzione di Suso, da Montella a Gattuso. Fino alle ultime settimane. Ross, Ricketts, Commisso, poi la scelta di Li e l’acquisizione (ormai imminente) di Elliott.

IL POPOLO CON LA SQUADRA

Insomma, tante chiacchiere e pochi fatti sul campo. Questo inizio di stagione ricorda un po’ quello di un anno fa. In chiave diversa, evidentemente, ma la sostanza è quella lì. E se non ha aiutato l’anno scorso, quando il clima perlomeno era di entusiasmo puro, figuriamoci se potrà servire oggi. La squadra è giovane e ha già dimostrato di non saper reggere un certo tipo di pressioni. Quindi va tutelata, rispettata, sostenuta. E oggi, che non sappiamo neppure chi è il nostro proprietario, gli unici che possono aiutarla sono i tifosi. Come sempre. Ma ora più che mai.

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