Becca (pres. Dudelange): “Io interista, in rosa 7/8 lavorano al mattino. Risultato? Sarei contento se…”

Di seguito l’intervista de La Gazzetta dello Sport a Flavio Becca, presidente del Dudelange:

L’acquisto del Dudelange.
«Nel 1998, e l’anno dopo ecco il primo titolo».

Il ciclismo.

« Fino a 18 anni correvo in bici, papà sponsorizzava una squa- dra. Amo i motori, e il calcio è una passione. E poi mi piaceva l’idea una squadra che fermasse il dominio della Jeunesse, la Juve del Lussemburgo».

Squadre che giocano nella Division Nationale?

«Quattordici. Ma in un Paese così piccolo sono troppe. Fossero 8-10 sarebbe un vantaggio».

I giocatori.

«Abbiamo in rosa 11-12 lussemburghesi su una rosa di 27, gli altri arrivano da Belgio, Germania, Francia, Georgia… Abbiamo l’ex difensore di Lazio e Psg, il serbo Milan Bisevac. La stella è l’olandese David Turpel, la scorsa stagione è stato con 30 gol il terzo realizzatore in Europa dietro Leo Messi e Mbappé. E c’è l’ex terzo portiere della Juventus, Landry Bon- nefoi».

Professionisti e non.

«Sette-otto al mattino lavorano. Toppmöller, allenatore del F91, è figlio di Klaus, ex attaccante che da allenatore portò il Bayer Leverkusen in finale di Champions nel 2002».

Il Dudelange in Italia.

«Potremmo giocare in C».

L’Europa League.

«Qualificandoci ai gironi ci siamo assicurati 3,8 milioni di euro, già più del budget della squadra, che è sui 2,5 milioni».

Tifoso nerazzurro.

«Sì, ed ero socio dell’impresa Torno, che ha costruito il terzo anello di San Siro».

Contento se…

«Sono realista, ma se arrivasse un pari…».

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