I casi Belotti-Milinkovic e i conti del Genoa: gli indizi che spingono Piatek al Milan

Il saggio ripeteva: una cosa bisogna venderla quando vale. Questo è il dubbio che sta aleggiando nella testa di Preziosi, presidente del Genoa. E se succedesse qualcosa al bomber polacco? Se non trovasse più la porta nel girone di ritorno? E se Piatek finisse per deprezzarsi come Belotti e Milinkovic-Savic? Il proprietario del Grifone è un imprenditore che “sa il fatto suo” e sta facendo le sue valutazioni.
“Per ora ci sono stati solo sondaggi, non c’è stata alcuna offerta, non c’è nulla di serio. Se dovesse arrivare un’offerta monstre allora valuteremo il da farsi.” ha ammesso Preziosi al Secolo XIX. Dichiarazioni che non chiudono le porte. In sostanza, il Genoa non vuole un pagherò, ma la certezza (obbligo di riscatto) di incassare dalla vendita del suo gioiello. Aspettare spesso non paga: meglio 40 milioni subito, anche a costo di lasciare una decina di milioni di mancia.

I casi Belotti e Milonkovic-Savic fanno scuola. Entrambi sono stati due pezzi pregiati degli ultimi mercati, entrambi finiti nel mirino del Milan. Per l’italiano, il Milan cinese, secondo indiscrezioni, arrivò ad offrire a Cairo 60 milioni. Il presidente del Torino rifiutò l’offerta, chiedendone 100. Peccato che la stagione successiva fu disastrosa per l’attaccante, rimpiangendo (forse) quella proposta. Stessa storia l’ultima estate: Leonardo propose a Lotito un affare da 120 milioni per il gioiello serbo, ma il presidente della Lazio non si convinse, valutando il centrocampista almeno 160 milioni. Ma c’è un perché: Lazio e Torino sono due società virtuose dal punto di vista economico-finanziario. Tradotto: non avevano bisogno di vendere.

Il Genoa, invece, mostra dei conti più traballanti. La società rossoblù genera sistematicamente perdite dal 2012 (salvo il 2013, esercizio chiuso sostanzialmente in pareggio) e una plusvalenza importante darebbe ossigeno al club di Preziosi. Non sono bastate le cessioni consecutive di Pavoletti, Simeone e Pellegri. Ora con Piatek avrebbe la possibilità di farne una che vale per tre.

Leonardo, dal canto suo, prova ad anticipare i tempi, consapevole che il mercato di gennaio potrebbe essere l’ultima occasione per mettere le mani sul polacco. Se Piatek continuasse a segnare con continuità, il prezzo in estate lieviterebbe ed il Milan sarebbe fuori gioco, causa FPF. Prendere o lasciare. Ora o mai più.

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