Leonardo studia il piano per arrivare a Piatek. Ma forse serve un’altra cessione “pesante”

Il Milan è pronto a giocare su due fronti, quello del campo e quello del mercato. Già, perchè, se stasera i rossoneri saranno impegnati in Arabia Saudita nella Supercoppa Italia contro la Juventus, ad oltre cinquemila kilometri di distanza, Leonardo è in piena full immersion da calciomercato. Il direttore sportivo rossonero non partirà per Jeddah, e resterà a Milano dove continuerà a tenere molti incontri con procuratori e dirigenti.

E’ chiaro che le attenzioni principali del brasiliano sono focalizzate sui movimenti d’attacco che a brevissimo potrebbero stravolgere la rosa di mister Gennaro Gattuso. E’ in ballo, infatti, il destino di Higuain, Piatek e Morata. Gonzalo vuole il Chelsea, che a sua volta libererà Alvaro, destinato all’Atletico Madrid nonostante l’interesse del Milan, che quindi ha virato con forza su Krzysztof. L’edizione odierna de Il Corriere della Sera la definisce “una partita a scacchi, basta una mossa sbagliata e tutto salta per aria“. Ma la volontà delle parti coinvolte ed i quindici giorni alla chiusura del mercato inducono all’ottimismo.

Nell’incontro di lunedì, testimoniato dalla nostra foto in esclusiva, il presidente del Genoa Preziosi si è dichiarato disposto a cedere il polacco per una cifra intorno ai 40-45 milioni, a patto che sia a titolo definitivo o almeno in prestito con obbligo di riscatto. Il Grifone, dal canto suo, può contare anche sulla proposta del Real Madrid – che comprerebbe ora il centravanti lasciandolo a Marassi sino a fine campionato – e di alcuni club della Premier.

Secondo il quotidiano milanese, ad un Milan sempre nella lente del Fair Play Finanziario potrebbe non bastare il “risparmio” dello stipendio del Pipita e la restituzione di parte dei soldi sborsati per il prestio. Forse sarà necessaria una cessione pesante, che vada oltre ai vari Bertolacci e Halilovic. E l’indiziato principale è Hakan Calhanoglu, che Leonardo avrebbe venduto al Lipsia ma sul quale, per adesso, c’è il veto di Gattuso.

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