Un Leonardo duro con Higuain chiude le porte del mercato. Tempismo corretto?

Nella giornata di ieri, in seguito alla conferenza stampa di presentazione di Paquetá, Leonardo si è intrattenuto con i giornalisti presenti nella sala a Casa Milan. Il dirigente rossonero ha esposto la posizione del Milan nei confronti di Gonzalo Higuain, oltre a far chiarezza sulle future mosse di mercato. “Higuain? Un gol cambia, serve assumersi le proprie responsabilità. Ha vissuto un momento così, deve archiviare e migliorare. Deve essere leader.“. Dichiarazioni imponenti, certamente inaspettate quanto forse poco salutari all’ambiente, ma sopratutto al numero 9. Nessuna dichiarazione avviene per caso. Soprattutto da un dirigente. Per questo, c’è poco spazio per le interpretazioni: il Milan si aspetta di più dalla propria stella, Gonzalo Higuain.

TEMPISMO – Oltre all’analisi delle dichiarazioni, risulta essenziale collocarle in un gennaio infuocato per i rossoneri. Gonzalo Higuain resterà certamente in rossonero fino alla finale di Supercoppa contro la Juventus. In che modo continuerà a vestire la maglia numero 9 del Milan? Le parole del direttore generale dell’area tecnica colpiranno certamente il Pipita, caratterialmente fragile, in un periodo della sua carriera tra i più sterili. Momento sbagliato, quindi, a quattro giorni dalla gara contro la Sampdoria, valida per il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia, ma sopratutto a solo otto giorni dalla finale di Gedda. Il momento meno adatto per colpire la pedina di maggior esperienza, essenziale in un mese in cui gli appuntamenti disegneranno le sorti della stagione milanista. Il Pipita, però, tornato alla rete proprio nell’ultima gara del 2018, potrebbe trasformare queste dichiarazioni in benzina per conquistare definitivamente il suo posto in questo Milan. Con Sarri e il Chelsea sullo sfondo, chissà.

MERCATO DI PRESTITI – Leonardo ha fatto chiarezza anche sulle prossime mosse di mercato, senza dimenticare i paletti imposti dall’UEFA. “Il tempo passa e nel frattempo si perdono le occasioni“, ha ammesso, “l’incontro di venerdì non ci darà indicazioni definitive. Possiamo fare operazioni in prestito con diritto di riscatto ma non è detto che tutti accettino. Avremmo delle cose pronte ma il tempo passa“. Una situazione non ideale, in cui il Milan risulterà di fatto impotente sul mercato. Per questo, conservare e tutelare i rossoneri che saranno chiamati a fare la differenza, risulta al vertice delle priorità.

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