Bakayoko: “Il Milan è una squadra vincente, Gattuso è come un padre”

Il centrocampista rossonero Tiemoue Bakayoko ha parlato ai microfoni di Bro Stories: “Ho lasciato il Chelsea perché ho sentito che il club non mi voleva più. Certamente, ero dispiaciuto. Sono stato a Londra per un anno, non è andata come avevo previsto. Tutto stava andando per il verso giusto fino a un momento particolare. Essere in un club che non ti vuole per la stagione successiva è stato il momento più duro della mia carriera. In ogni caso, credo che sia necessario vivere momenti come questi. Ora sono pronto ad affrontare momenti più difficili, credo di essere più preparato. Approdare in rossonero è stata una decisione semplice e difficile allo stesso tempo, il Chelsea è il Chelsea e non penso di aver mostrato le mie capacità. Allo stesso tempo, però, è stata una decisione facile, perché non penso che il mister contasse su di me. Rifiutare il Milan, tra l’altro, è difficile. La trattativa che mi ha portato in rossonero è stata veloce”.

Sul Milan: “Sono arrivato al Milan e ho incontrato Maldini, una leggenda. Essere davanti a lui, camminare nell’ufficio e vedere i trofei è stato speciale. Conoscere il Milan e viverlo tutti i giorni sono cose differenti, capisci che non è un club qualsiasi, capisci di essere in una squadra vincente, con una bacheca piena di trofei. La prima settimana non è andata molto bene. Tutti mi hanno accolto bene, c’erano le condizioni per far bene, credevo di potermi adattare velocemente, ma, sfortunatamente, non è stato così e i tifosi non erano gentili nei miei confronti”.

Sulle parole di Gattuso dopo il suo esordio: “Non mi piacque quello che disse. Non voglio ripeterlo, ma sono state parole dure, soprattutto dopo aver giocato solamente venti minuti nella mia prima partita. Il fatto che fosse stato così duro non mi piacque e glielo resi presente. Ora va meglio. Conosciamo il suo carattere, Gattuso è un combattente. Ha voluto trasmettermi lo spirito che, probabilmente, io non avevo. Qui ho costruito lo spirito da combattente. Lui è come una figura paterna. Il nostro rapporto, ora, è il massimo. Parliamo di tutto. È bello avere un rapporto di questo tipo con l’allenatore”.

Sulla Serie A: “La Serie A sta tornando. Direi che è simile a Ligue 1 e Premier. Qui il gioco è meno intenso, rispetto a Francia e Inghilterra, ma è comunque difficile. Viene data grande importanza alla tattica. Ci alleniamo molto senza la palla. Questo campionato mi piace, mi permette di mettere in mostra le mie caratteristiche”.

Su Milano: “Milano è una bella città. C’è il sole per la maggior parte del tempo, l’inverno è abbastanza freddo, ma soleggiato. Il cibo è ottimo e questo è molto importante per me. Milano è anche una delle migliori città per la moda. La mia vita è abbastanza interessante fuori dal campo. La città vive di calcio. È bello incontrare persone per la città, per strada, c’è una grande passione”.

Impostazioni privacy