Dicotomia Milan: sorride la difesa, l’attacco segna troppo poco

Tralasciando l’arrivo esplosivo di Piatek, che sta catalizzando l’attenzione mediatica e dei tifosi, sono molte le osservazioni da poter fare in casa Milan in questo momento che sembra di svolta e di transizione.

La squadra rossonera sta vivendo una dicotomia strutturale e di rendimento particolare, che nelle ultime settimane, per fortuna, non sta creando problemi di equilibrio e risultato.

Un Milan a due facce, quella della difesa e quella dell’attacco, con due status di forma completamente opposti.

Se da un lato, infatti, la difesa sorride grazie alla forma di tutte le sue pedine (da Donnarumma a Musacchio, da Romagnoli a Calabria), per il reparto avanzato non si può dire lo stesso.

Troppo pochi i gol in questa stagione, 29 in campionato, decimo piazzamento della Serie A. L’impatto deludente di Higuain è solo una concausa di una situazione comunque abbastanza piatta. Troppo spente le ali rossonere, Suso e Calhanoglu, il cui apporto in fase realizzativa sarebbe necessario per ribaltare la situazione. Un problema urgente a cui Gattuso deve cercare presto un antidoto.

Per la difesa, invece, la strada è quella giusta. A gennaio una vittoria e due pareggi che, considerato il valore delle avversarie, sono un risultato soddisfacente. Inoltre, nelle ultime 9 gare, il Milan ha incassato solo 4 gol. Un dato finalmente in controtendenza con quello di inizio stagione.

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