Ecco perché il pareggio dell’Olimpico non è da buttare

Inutile nasconderci: ci si aspettava di più dal Milan contro la Lazio. Un netto passo indietro rispetto alle ultime gare, ma è un periodo che in cui tutto sembra girare bene, quindi una Lazio non infallibile ha permesso agli uomini di Gattuso di strappare ciò che il mister voleva, un pareggio. A vincere è stata la prudenza. I rossoneri si sono resi quasi mai pericolosi e Piatek, per la prima volta, è rimasto molto isolato dai suoi compagni. A ricordare l’Higuain contro Napoli e Inter ad inizio anno. Ma c’è un perché.

L’AVVERSARIO

Nonostante i vari infortuni e le assenze annunciate, Inzaghi ha potuto schierare i suoi uomini di fiducia, eccetto il solo Radu. La Lazio, inoltre, è una squadra che ha un buon feeling con questa competizione, spesso e volentieri arriva fino in fondo e si trova in semifinale dopo essersi sbarazzata dall’Inter. Quest’anno, con il quarto posto oggettivamente più difficile da agguantare, la Coppa Italia resta l’obiettivo più raggiungibile. Solo per tal motivo, ciò la renderebbe un avversario molto temibile, se non fosse per il momento non brillante che sta attraversando. Dunque, era lecito attendersi una prova d’orgoglio dei biancocelesti, reduci da 3 sconfitte consecutive, davanti ai propri tifosi (pochi allo stadio). Inzaghi ha provato a vincerla, senza riuscirci.

TURNOVER PER LA CHAMPIONS

Come nel quarto contro il Napoli, nonostante l’importanza della partita, Gattuso ha lanciato Borini e Laxalt, dando riposo a Calhanoglu (entrato per Kessie infortunato) e Rodriguez. Il tecnico non vuole spremere i suoi, per evitare di trovarli stremati nel rush finale. La Coppa Italia è importante, ma il quarto posto di più. Meglio aver dosato le forze contro la Lazio che arrivare stanchi contro il Sassuolo, quella è la partita da non sbagliare. Il Milan ha già perso troppi punti per strada (Bologna e Frosinone su tutti), altri passi falsi sarebbero autogol irreparabili.

CONSAPEVOLEZZA

La gara contro la Lazio ha ricordato quella contro la Roma in campionato, giocata nello stesso campo. Anche il quel caso, si è visto un Milan attendista, che ha giocato per non perdere. Contro la Roma è stato Donnarumma a salvare il Milan, contro la Lazio il portierone non ha dovuto compiere interventi importanti. L’unico grande rischio è stato corso sul tiro di Immobile. Gattuso ha sistemato la difesa, si fida dei suoi uomini, pertanto ormai ottiene quello che vuole. Vero, un pareggio con gol sarebbe stato gradito. Anche l’anno scorso le due squadre si sono studiate per 210 minuti, rimandando ai rigori il momento per decidere la contesa.

Impossibile fare previsioni sul ritorno, forse per il Milan sarebbe stato meglio giocarla prima: tra due mesi i rossoneri saranno – incrociando le dita – nella fase catartica della lotta per il quarto posto (quando mancheranno solo 5 giornate alla fine).

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