Milan, la Champions è (anche) una questione… di testa

Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, Giovanni D’Avino è giornalista pubblicista dal 2016. Praticamente nato con la passione per il giornalismo ed il calcio, soprattutto quello a tinte rossonere, nel dicembre 2012 entra a far parte di SpazioMilan.it, per il quale attualmente svolge il ruolo di Coordinatore di redazione. Da alcuni anni collabora anche con il settimanale calcistico Corriere del Pallone.

Vietato sbagliare! Il Milan scende in campo questa sera a San Siro contro il Cagliari con una sola possibilità: la vittoria. La ventitreesima giornata di Serie A, che si concluderà proprio con il match tra i rossoneri di Gattuso e i rossoblu di Maran, ha visto, infatti, vincere tutte le concorrenti nella corsa al piazzamento Champions: giovedì la Lazio si è sbarazzata dell’Empoli, venerdì la Roma ha travolto il Chievo Verona, e ieri l’Inter – non senza qualche difficoltà – ha posto fine al suo momento nero espugnando il Tardini di Parma. Mancano solo Atalanta e Sampdoria, che in questo momento stanno ospitando rispettivamente SPAL e Frosinone.

Dicevamo che quella di stasera è una partita che Romagnoli e compagni non devono concludere se non con i tre punti in tasca, anche in considerazione del fatto che il Cagliari si presenta al Meazza con più di qualche defezione. Tuttavia, c’è un dato che nella giornata di ieri è balzato agli occhi di chi scrive: il Milan, infatti, è ultimo nella speciale classifica dei gol segnati di testa in questo campionato. Un dato che, sebbene non sia una novità per il Diavolo da qualche anno a questa parte, lascia pensare, soprattutto se si tiene conto del fatto che il Milan gioca con un 4-3-3, modulo che per definizione dovrebbe esaltare il gioco sulle fasce.

Del resto, spulciando qualche statistica, si nota che il Milan di palloni in mezzo all’area ne fa arrivare eccome. Prendiamo, in particolare, i dati ufficiali diramati dalla Lega Serie A: la squadra di Gattuso è quinta per cross riusciti (ma terza per quelli sbagliati), ed è settima (con una partita in meno rispetto a quelle che le precedono) per corner battuti. Il tutto, però, ha portato ad un solo gol di testa: “merito” di Patrick Cutrone, che sbloccò il match contro la Sampdoria dello scorso 28 ottobre con una zuccata su perfetto cross di Suso. Anche Roma e Lazio non eccellono in questa speciale classifica (hanno segnato tre gol a testa… di testa), mentre decisamente meglio hanno fatto l’Inter (sette marcature) e, soprattutto, l’Atalanta, “regina” con undici gol di testa, sette dei quali messi a segno dalla coppia Zapata-Mancini.

Insomma, quello dei gol sui calci piazzati in generale può essere un’arma decisiva nella corsa all’Europa che conta, tanto negli scontri diretti, quanto nelle gare contro le “piccole”, che – soprattutto a fine campionato, quando sono in palo punti pesanti per la salvezza – badano quasi sempre più a difendersi rendendo difficile creare palle da gol nitide. Magari nei prossimi mesi una mano a Gattuso possono darla due infortunati prossimi al rientro: Lucas Biglia, col suo piede educato, e Mattia Caldara dall’alto dei suoi quasi 190 cm di altezza. Caro Milan, la conquista della Champions League tanto desiderata è (anche) una questione di testa…

Twitter: @Juan__DAv

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