Un piccolo grande passo avanti. Compattezza e cinismo, in una giornata che faceva paura

La ventiquattresima del calendario di serie A era segnata in rosso; diversi destini incrociati, il più complesso certamente l’aveva il Milan, a Bergamo con una Dea lanciatissima. L’impegno più semplice l’avrà la Roma domani sera in casa col Bologna, a chiusura della giornata.

In mezzo la Lazio è caduta all’ultimo respiro a Marassi col Genoa, mente l’Inter ha strappato i tre punti ad una Samp poco ordinata. Avremmo messo la firma a questi risultati e bisogna tenerseli ben stretti.

Ieri sera all’Atleti Azzurri d’Italia, la prova del Diavolo è stata convincente. Capacità di soffrire e grande forza mentale per poterla ribaltare. Un collettivo forse mai così coeso, con alcuni singoli sugli scudi; Baka è uscito alla distanza e assieme a Kessie ha retto l’urto della mediana nerazzurra. Paquetà ha danzato tra le linee, esaltando Calha che finalmente ha trovato la via del gol. Una via che Piatek conosce molto bene. Il polacco è stato ancora una volta implacabile là davanti.

Una menzione speciale al reparto difensivo che è stato capace di limitare il secondo attacco del campionato. Ilicic il migliore, mentre Duvan Zapata è stato controllato alla grande.

Alla luce della prestazione e della classifica è giusto guardare avanti con moderato ottimismo, tenendo bene a mente quanto questa stagione sia ancora molto lunga. Il lavoro di Rino ora si tocca con mano. Sta provando, al momento con successo, a ripetere l’inizio anno solare che ebbe anche nel 2018. Uniti e compatti, con quel pizzico di qualità in più che può fare la differenza.

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