Milan, che inversione di tendenza: i 3 (principali) motivi della rinascita

Un’inversione di tendenza su cui quasi nessuno avrebbe scommesso fino a un paio di mesi fa. Eppure il Milan, questo Milan, il Milan di Gattuso, sta riscrivendo una stagione che sembrava già destinata ad essere un flop, se non addirittura peggio. Il vento sta girando nel giusto senso, non più contrario, non più avverso.

Non ci sono solo le prestazioni, non sempre belle, ma sicuramente solide, ma anche la matematica, che non è un’opinione né interpretazione. Il terzo posto c’è, è reale, ed è stato per ora strappato ai cugini, nettamente favoriti fino a qualche tempo fa.

Uno smacco che può sembrare fine a se stesso ma che rappresenta un concentrato di adrenalina e soprattutto la fotografia di un grandissimo ed evidente passo in avanti.

Sono tanti i motivi di questo cambiamento, ma tre sono i principali:

  1. La difesa. Un muro, un bunker. Donnarumma ritrovato, Musacchio riscoperto, Romagnoli quasi perfetto. La porta inviolata nelle prime quattro partite casalinghe di Serie A di un anno solare non si vedeva dai tempi di Capello (stagione 1993-94).  Con soli 3 gol subiti nel 2019 quella rossonera è tra le difese migliori d’Europa.
  2. Piatek-Paquetà. Ieri non sono stati decisivi, anzi forse un po’ in ombra, ma hanno dato alla squadra qualità, freschezza e anche la sicurezza di avere a disposizione due forze nuove e in grado di fare la differenza.
  3. Autostima, fiducia e solidità. Gattuso ha fatto un buon lavoro nel momento più difficile della stagione. E’ riuscito a tenere saldo un gruppo che rischiava di sgretolarsi a causa delle negatività. Invece ha ritrovato autostima, complicità, e ora è più unito di prima. Questo Milan non è più un insieme di figurine messe a caso, ma un vero progetto costruito stavolta con cognizione e prospettiva.

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