Milan, Rui Costa: “Paquetá non è Kakà, Piatek è impressionante”

Nella lunga intervista rilasciata oggi alla Gazzetta dello Sport, l’ex Milan Rui Costa ha parlato dei rossoneri e dei due nuovi acquisti Paquetá e Piatek.

Sul Milan attuale: “Ha cambiato gestione, ha bisogno di tempo. Ora è in condizione di tornare in alto, con un allenatore che conosce la storia del club. Rino avrà un grande futuro. Ha fatto bene il Milan a sceglierlo e credo che raggiungerà il traguardo, che prima di tutto è tornare a giocare in Champions“.

Su Paquetá: “L’ho seguito in Brasile visto il mestiere che faccio, lo conosco bene. Ha grandissime qualità, avrei voluto portarlo al Benfica, ma non ho potuto ingaggiarlo: già troppo caro per un club portoghese. Ha qualità e l’età per crescere ed evolversi in un calcio difficile come quello italiano“.

Sul paragone con Kakà: “Non gli assomiglia per niente. Sarà se stesso come è giusto che sia. Kakà faceva il trequartista, ma aveva anche una potenza che raramente, forse mai, si è vista in un giocatore in quella posizione. Era anomalo, era Kakà. E Paquetá è Paquetá: l’ho visto fare la mezzala, tecnicamente è molto forte, ha un mancino stupendo, di velluto“.

Su Piatek: “Lo conosco meno di Paquetá, ma ci vuole poco a dire che è un grande attaccante. Mi ha sorpreso la sua capacità di adattamento: ha fatto pochi mesi nel Genoa, tanti gol, si poteva pensare che il passaggio al Milan, un club diverso con una storia diversa e una pressione enorme fosse complicato, o almeno che gli servisse tempo. Invece niente: è arrivato, ha segnato parecchio, anche in partite importanti, sembra che sia li da una vita. Però anche in questo caso fare paragoni è inutile. Piatek non è Sheva nè nessun altro, ma ha portato soluzioni diverse all’attacco del Milan e risolto molti problemi. Ho avuto la fortuna di giocare con grandi attaccanti e posso dire che averli in squadra calma i nervi. Quando la partita non si risolveva, con Sheva, Kakà o Inzaghi sapevi che avevi dalla tua parte uno che prima o poi la metteva dentro, perchè uno di loro il gol lo faceva. Piatek non è Sheva o Inzaghi, ma fa gol e risolve i problemi“.

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