La pennellata di Biglia, poi la zampata di Piatek: Milan di misura sul Chievo, Inter a -4

Vietato pensare al derby e vietato sottovalutare il derelitto Chievo di quest’anno, ultimo in classifica e ormai condannato alla retrocessione in Serie B. E’ questo il diktat che Rino Gattuso avrà imposto per tutta la settimana alla sua squadra, anche se – probabilmente – il tecnico rossonero un po’ al derby ci ha pensato, dato il turnover con cui ha schierato la sua formazione al “Bentegodi”. Fuori, oltre allo squalificato Rodriguez, anche Calabria, Bakayoko e Calhanoglu: chance importante per Laxalt, Conti, Castillejo e, soprattutto, per Lucas Biglia, che ritrova una maglia da titolare oltre quattro mesi dopo Milan-Sampdoria di fine ottobre. Di Carlo risponde con un 4-3-1-2 con Giaccherini a supporto di Stepinski e Meggiorini.

PRIMO TEMPO – Il Chievo, che non ha grossi calcoli da fare, parte subito aggressivo, mentre il Milan tende più che altro a gestire il possesso del pallone. Dopo un quarto d’ora di studio, la prima occasione degna di nota porta la firma di Franck Kessié che lascia sul posto il diretto marcatore con uno scatto poderoso, ma poi calcia male da ottima posizione. Tre minuti dopo, Romagnoli anticipa tutti sul cross di Suso, ma il suo colpo di testa è facile preda centrale di Sorrentino. Al 24° Castillejo spreca un ottimo contropiede, provando a servire Piatek invece di tirare: chiude la difesa clivense. Alla mezz’ora si sblocca il match ed a farlo è proprio Lucas Biglia: l’argentino calcia una punizione dalla sua mattonella, disegnando una traiettoria magica che lascia di sasso Sorrentino. Pochi minuti dopo il vantaggio, nasce un battibecco tra Meggiorini e Gattuso e l’arbitro Pairetto allontana il tecnico rossonero. Il Milan non riesce a dare continuità alla sua produzione offensiva, e al 41° il Chievo trova il pareggio: cross di Leris dalla destra, Conti è troppo morbido in marcatura su Hetemaj, che trova un colpo di testa chirurgico, laddove anche super-Donnarumma non può nulla. Non ci sono altre occasioni nella prima frazione, che si conclude dunque sull’1-1.

SECONDO TEMPO – Il Milan opaco del primo tempo è lo stesso che inizia la ripresa, che infatti si apre con un intervento decisivo di Donnarumma sull’insidioso tiro-cross di Hetemaj. A quel punto Riccio opera il primo cambio: fuori un Paquetà in giornata-no e dentro Calhanoglu. Al 57° il Milan torna in vantaggio: dopo un miracolo di Sorrentino su Piatek, la palla arriva a Calhanoglu, che mette in mezzo dove Castillejo fa da sponda per il Pistolero, la cui zampata stavolta è vincente. La rete del nuovo vantaggio rossonero viene convalidata dopo oltre due minuti di consulto VAR, col Chievo che lamentava un gioco pericoloso di Piatek su Depaoli. Al 64° fuori un Andrea Conti rivedibile (e ammonito), dentro Davide Calabria. Al 75° il Milan ha il match ball: Kessiè lancia Calhanoglu che si invola sulla sinistra e mette in mezzo per Suso, lo spagnolo attende il rimorchio dello stesso Kessiè, che però da ottima posizione strozza il tiro che termina largo. Allo scoccare del novantesimo, Milan ancora ad un passo dal tris: splendido tacco volante di Romagnoli, col pallone che sfiora il palo a Sorrentino battuto. Nei cinque minuti di recupero, il Milan congela un 2-1 preziosissimo che per una notte lo porta a +4 sull’Inter.

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