I cugini (forse) non sono mai stati così lontani

Il primo passo per risolvere un problema, è riconoscere di aver un problema. Il nostro è persistente, parte da lontano, dagli ultimi anni di gestione Berlusconi, passando per il periodo Li e si protrae naturalmente ora con Elliott, subentrante da soli dieci mesi.

La linea guida della sostenibilità, a seguito di troppe stagioni coi bilanci in disordine, è con ogni probabilità l’unica via da accettare e quindi intraprendere. Vedere i vicini di casa, dall’altra parte del Naviglio, dimostrare di essere avanti per programmazione, tuttavia inevitabilmente infastidisce di più e punge l’orgoglio.

Dirigenza nerazzurra decisa nello sferrare il colpo per scegliere presto l’allenatore, bruciando le contendenti che pur pare ci abbiano provato, vedi Roma, col Pallotta brontolone che parla più spesso di Milan che dei giallorossi.

Come se non bastasse, il tutto peraltro condito da una campagna social, quella disegnata dalla Inter Media House, con immagini e video curati, che aumentano il riverbero mediatico, di un matrimonio che fa rumore fin da prima ancora che venisse ufficializzato.

A noi resta la speranza di una nuova rinascita, magari con Paolo figlio di Cesare protagonista. Ma servirà pazienza, un’altra estate e un’altra ancora. La notte non è ancora passata.

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