Giampaolo studia la carta Suso: cambio ruolo o addio

Suso va? Suso resta? Mentre il neo tecnico Giampaolo studia i suoi giocatori e i possibili ruoli nello scacchiere, la Roma ha espresso il proprio interesse per il numero 8 del Diavolo. Lo spagnolo Suso sarebbe infatti perfetto come esterno d’attacco nel modulo di Fonseca, nel suo 4-2-3-1. Il nodo dell’affare, però, resta la clausola inserita nel contratto del giocatore. La Roma desidera dunque abbassare la cifra, considerando che nel Milan – lo stesso Suso – sarebbe una seconda scelta. O forse no…

Giampaolo durante la prima settimana di allenamenti presso il centro sportivo rossonero, ha spesso ripetuto il termine “qualità”. Anche durante una partitella in spazi ristretti o qualche passaggio in velocità: tutto deve essere condito dalla giusta dose di qualità, credo ed ingrediente essenziale del gioco di Giampaolo. Guardando, quindi, la rosa del Milan, Suso compare nella lista dei giocatori di maggior qualità, in compagnia del collega Lucas Paquetà. Per questo, il numero otto, incarna – almeno teoricamente – alla perfezione l’identikit del giocatore perfetto per lo scacchiere di Giampaolo. Non se il modulo è il 4-3-1-2, dove Suso non troverebbe evidentemente spazio, con Calhanoglu adattato nel ruolo di trequartista. Lo spagnolo ha riscontrato qualche difficoltà anche nell’ultima stagione in rossonero: sono infatti eccessivi e costanti i cali dello stesso Suso. D’altra parte, però, il Milan ha registrato flessioni proprio in concomitanza con i periodi “no” di Suso: questo basti per illustrare la dipendenza del Milan dalle giocate del proprio numero otto. Spesso banali e ripetitive – vero – ma che giungono spesso a buon fine.

Il calcio è una materia soggettiva, quindi Suso piace e non piace. Lo spagnolo ha un’impostazione e un’idea di calcio che si ama o si odia. Una via di mezzo probabilmente non esiste, per questo è necessario l’intervento dei numeri, dati oggettivi che non lasciano spiragli alle interpretazioni. Nonostante i cali e la mancata costanza, Suso è sul podio per assist realizzati nella passata stagione, autore di reti anche essenziali per il proseguo della corsa – poi fallita – verso l’ambita Champions League. Il suo ruolo era quello dell’esterno d’attacco, libero di impostare e muoversi nello spazio. Nello scacchiere di Giampaolo, le alternative risultano due: trequartista o seconda punta. Quest’ultima richiedente fisicità, potenza e velocità, ingredienti in via di perfezionamento per Suso. Resta il ruolo di trequartista, per il quale lo spagnolo sarebbe però la seconda scelta dietro a Paquetà. Addirittura anche terza se si considera l’impiego del compagno turco Calhanoglu.

È anche vero che portare via Suso dal Milan è proprio “un gioco da ragazzi“: senza nascondersi dietro ad un dito è possibile ammettere che lo spagnolo non ha una lunga lista di estimatori o pretendenti. Negli ultimi giorni, però, la Roma sembra far sul serio: vuole Suso. Mentre proseguono i contatti tra le parti, per il Milan risulta impossibile non pensare alla possibile plusvalenza che registrerebbe nel caso in cui dovesse vendere il proprio spagnolo numero 8. O Suso o Donnarumma: con queste due pedine il Milan potrebbe fare cassa. Questo concetto si ripete dalla fine del campionato ed ora sembra più attuale che mai. Suso potrebbe dunque dire addio, con il Milan che perderebbe una pedina di qualità, tanto ricercata dal mister. Giampaolo ha già iniziato le prime valutazioni e l’ultima parola sarà proprio la sua.

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