Krunic in conferenza: “Sono in un grande club. Mi ispiro a De Bruyne”

Rade Krunic è stato presentato ufficialmente poco fa a Milanello. Queste sono state le sue prime parole da giocatore del Milan: “Volevo salutare tutti per iniziare. Le prime impressioni sono straordinarie, è un grande club, mi sono trovato benissimo – ha esordito Krunic -. Non vedo l’ora di rientrare in gruppo e giocare le partite in maglia rossonera”.

Il ruolo? “Sono una mezz’ala moderna, gioca in tutte e due le fasi di gioco, box to box come dicono gli inglesi. Mi dicevano sempre che assomiglio un po’ ad Hamsik, penso che lui sia più tecnico e io abbia più qualità fisiche. Il mio idolo è Kakà, ma lui è più trequartista. Io guardo tantissimo De Bruyne del Manchester City, penso che abbiamo le stesse caratteristiche”.

Krunic ha poi parlato di Giampaolo: “Lo conosco, è stato il mio primo allenatore in Italia, negli allenamenti non è cambiato tanto, ha una visione di gioco e ci tiene tantissimo. Noi giocatori ci possiamo divertire tantissimo, gli piace il possesso palla, noi giovani possiamo crescere molto con lui. Può fare molto bene qua, ha meritato questa opportunità, spero farà molto bene qua”.

In una big con il mister? “Da quando sono in Italia il mio obiettivo era arrivare in una grande squadra, sono feilcissimo sia successo al Milan, in passato poteva succedere alla Samp ma non è accaduto. Meglio aver aspettato un pochino ed essere arrivato insieme a Giampaolo in una grande squadra”.

Capitolo Bennacer, Krunic ha risposto così: “Secondo me Ismaël è pronto, non ho mai parlato con nessuno di lui, ho parlato solo col direttore sportivo dell’Empoli prima di essere arrivato al Milan. Mi chiedevo come fosse possibile che giocasse con noi, è molto molto forte, è prontissimo per un salto così e per arrivare in una squadra di grande livello. Ho giocato con Paredes e in Nazionale gioco con Pjanic, Bennacer è molto vicino a loro, a me piacerebbe il suo arrivo, potrebbe fare molto bene”.

Sulle sue qualità: “Adesso sono abbastanza maturo e sono cresciuto tantissimo. Quando sono arrivato mi mancavano un paio di cose, non ero bravo davanti alla porta, quest’anno sono migliorato. La mia forza è la tecnica, la forza, posso dare molto sul campo, accelerazioni, palle al piede, è questa la mia qualità più importante”.

L’infortunio? “Sto bene, sto molto meglio, ho iniziato a fare qualcosina in gruppo, potevo già rientrare con la squadra ma non volevamo rischiare. Era uno stiramento ed è meglio non peggiorarlo, manca pochissimo, già in America dopo pochi giorni rientrerò a lavorare col gruppo”.

Impostazioni privacy