Gli esuberi ai tempi del fair play finanziario

Al di là di Laxalt, che sembra ormai destinato all’Atalanta con la formula del prestito con diritto di riscatto, gli altri giocatori in uscita appaiono piuttosto bloccati.

Andrè Silva pare incastrato a Milano, perché il triangolo Rodrigo-Correa-Silva è ancora lontano dal potersi chiudere e senza questi incastri Valencia, Atletico Madrid e Milan vedono bloccate le proprie rispettive punte.

Castillejo, nonostante sia un esterno puro, non avendo ricevuto proposte concrete, verrà riadattato in un ruolo non suo. Potrebbe partire anche un altro terzino sinistro, ovvero uno tra Rodriguez e Strinic, ma il croato essendo stato fermo un anno è poco appetibile, e per le stesse ragioni far partire lo svizzero potrebbe rappresentare un rischio.

Insomma, le grandi manovre sembrano in fase di stallo a 11 giorni dalla chiusura del mercato. A questo punto o vedremo fuochi d’artificio o si rischia un discreto flop. Questo vale per il Diavolo, ma anche per tutte le big. Forzare plusvalenze per migliorar i bilanci, rende tutto più complicato.

Le italiane come detto hanno problemi coi loro esuberi, ma se guardiamo i top team europei, il trend sembra essere ancora proporzionalmente peggiore. Sta per scoppiare la bolla o è un anno sfortunato?

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