Le pagelle, Genoa-Milan: scossa Hernandez, Paquetá e Leao cambiano la musica. Reina si riscatta

REINA 6.5 – Titolare a sorpresa a causa dell’attacco gastrico di Donnarumma, comincia bene respingendo tre volte i tiri rossoblu e proponendosi come regista arretrato dei suoi. La papera in occasione del gol di Schone pare condizionarne inevitabilmente il giudizio, ma il rigore parato in pieno recupero lo riscatta e elegge eroe di serata.

CALABRIA 4.5 – Dopo Verona, la seconda espulsione in sole sette gare disputate dai rossoneri, cinque dallo stesso terzino. Le circostanze che portano alle due ammonizioni sono imbarazzanti, così come il colpo di tacco tentato prima di ricevere la seconda. Recidivo.

DUARTE 6 – Buona la prima. Il brasiliano parte con il freno a mano tirato e incappa in un paio di amnesie. Nella ripresa si riscatta e gestisce bene le offensive genoane.

ROMAGNOLI 5.5 – Non un periodo di splendida forma per il capitano rossonero che anche stasera sbaglia un po’ troppo per il suo ruolo.

HERNANDEZ 7.5 – Innesca la (folle) scintilla in una partita fino al 51′ disastrosa per il Milan. La sgroppata che porta al pari rossonero è un mix di bellezza e provvidenza. Finalmente – viene da pensare – un terzino che si affaccia davanti e segna. Man of the match.

KESSIE 6.5 – Onnipresente. Segna il rigore del 2-1 milanista, ma soprattutto blocca tutto quello che può. Pare esser tornata la diga del primo anno in rossonero.

BIGLIA 7 – Nom inventa, è vero, ma intercetta una caterva di palloni e spazza alla vecchia maniera nelle situazioni di difficoltà. Insomma, recepisce alla lettera il dictat del mister “meno qualità, più quantità”.

CALHANOGLU 4.5 – In totale confusione. Dopo i due palloni regalati ai viola settimana scorsa a San Siro, il turco si ripete stasera con una prova – concedeteci – indecorosa: errori elementari e assenza totale di concentrazione. Inappropriato (dal 46′, PAQUETÁ 7 – Entra alla grande, cambia gli equilibri. Poi si fa ingelosire dalla situazione ed esagera nei leziosismi che Giampaolo non ama, anzi. Buon guizzo, ma manca la maturità).

SUSO 5 – Cosa debba fare per essere sostituito o fare un po’ di panchina non si capisce. Anche stasera compassato, a tratti snervante. Giampaolo dice che “accende la luce”, ma per il momento si vedono solo fari spenti.

PIATEK 4.5 – Continua la crisi (rosso)nera del Pistolero. Vero che riceve pochi palloni giocabili, ma se quando entra Leao le occasioni da rete triplicano, evidentemente le colpe sono anche sue. Inesistente (dal 46′, LEAO 7 – Con lui davanti è un’altra musica. Non ancora samba, sia chiaro, ma il portoghese conferisce all’attacco del Milan rapidità e imprevedibilità, cosa che il polacco numero 9 non fa vedere da aprile. Il suo ingresso cambia le carte in tavola).

BONAVENTURA 6 – Senza lode e senza infamia, il caro Jack non combina niente di che, ma non si può pretendere molto da chi non gioca da un anno. Sufficiente (dal 81′, CONTI s.v.).

GIAMPAOLO 6 – Il mister si prende una sufficienza che è un poì la media del 4.5 che avrebbe meritato per le scelte iniziali e il 7.5 per l’intuizione di due cambi azzeccatissimi all’intervallo. Pericolo scampato: la panchina è salva, almeno per due settimane. Ma la strada è ancora molto molto lunga…

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