SM ESCLUSIVO, Wegerup su Ibra: “Il ritorno al Milan la sfida più grande, ma attenzione alle aspettative. Ha pensato al ritiro, ma anche di andare…”

Dopo l’ufficialità del ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan, la giornalista svedese Jennifer Wegerup – molto amica dell’attaccante (di nuovo) milanista – ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di SpazioMilan.it, esprimendo le sue sensazioni relative all’operazione e al suo immediato futuro in rossonero:

“Non ho ancora sentito Zlatan da quando l’operazione è stata ufficializzata, però sono convinta che sia contento di tornare. Ha avuto tanti dubbi e si sa che – quando si hanno tanti dubbi – è bello poi concludere, arrivare ad una decisione. E anch’io sono molto contenta per questo suo ritorno”.

Sul giorno di arrivo di Ibra a Milano: “A me risulta che arriverà in Italia il 1° gennaio, sul tardi. Però non sono sicura”.

Sui dubbi e le opportunità: “Lui ha pensato tante cose in questi mesi. C’è stato anche il sogno Napoli, perché come sappiamo Zlatan ha sempre sognato di chiudere la carriera lì, però bisogna anche essere realisti e quell’opzione non era più percorribile. Dopodiché ha pensato di smettere: non essendo stupido è ovvio che abbia pensato anche a questa opzione, perché sa che a quell’età rischia molto tornando in un campionato come la Serie A dopo due anni in MLS. Però alla fine ha prevalso la voglia di vivere un’altra sfida, di guadagnare ancora, e in ogni caso lui e la sua famiglia stanno molto bene a Milano: è stato questo insieme di cose a fargli scegliere il Milan”.

Sul perché non ha scelto il Napoli: “Questo è più da chiedere al Napoli. Ancelotti se n’è andato ed è arrivato Gattuso e penso che lui al momento abbia altre cose a cui pensare, sistemare l’attacco non è la priorità. Poi sono passati tanti anni, quando sognava di chiudere la carriera al Napoli era molto giovane: alla fine bisogna vedere anche chi ti vuole e cosa è meglio per te.

Sul suo impatto con la Serie A e l’eventuale rinnovo: “Questo bisogna vederlo tra tre mesi, adesso ci sono tante ed esagerate aspettative nei confronti di Ibrahimovic. In questo momento sembra che debba diventare il grande leader, che trascina il Milan… ma stiamo parlando comunque di un giocatore di 38 anni che ha trascorso gli ultimi due negli USA: Zlatan è fantastico, però bisogna anche essere un po’ realisti. Poi lui ha sempre giocato in squadre vincenti. Abbiamo visto anche con la Nazionale svedese, con compagni di livello inferiore, che risultava molto frustrato.

Per questo motivo questa secondo me sarà la sfida più importante della sua carriera e sarà molto interessante vedere come finirà. Ovviamente quando arriverà sarà come una luna di miele per lui e i tifosi, ma staremo a vedere come si comporterà in campo e come si comporterà nello spogliatoio, se veramente sarà capace di essere questo grande leader, non egoista, forte ma buono.

Sul rapporto con i compagni: “Zlatan non ha molta pazienza: però un conto è farsi portare rispetto, un altro è farsi temere. Qualche volta in Nazionale ci sono stati dei compagni che erano impauriti nei suoi confronti. Lui è un grande professionista, questo non si discute, e non sopporta chi non è professionista; però ora dovrà essere più paziente e più uomo rispetto a primo. Non deve farsi prendere dalla frustrazione se le cose non vanno bene. Saranno decisivi i primi mesi, se riuscirà in questa impresa o se ci sarà ancora crisi. Io condivido con lui l’amore per l’Italia, quindi spero che vada tutto bene, anche se – ripeto – ci sono delle aspettative un po’ irrealistiche”.

Sull’opinione in patria: “Cosa dicono in Svezia? Qui alcuni giornalisti mi domandano il perché di questo clamore perché sono molto scettici e non pensano che possa fare bene come sperano al Milan. Altri però sono molto curiosi di assistere a questa nuova sfida di Zlatan, oltre ad essere contenti di rivederlo finalmente qui in Europa. Tra questi ci sono anch’io, perché potrò seguirlo da più vicino”.

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