Europa e Milan, una lunga storia d’ amore. Domani si ritorna a casa per rimanerci

L’ Europa è il nostro habitat. L’ Europa è casa nostra. Questo è il leitmotiv che ha accompagnato la vigilia del debutto europeo del Milan. Nulla di nuovo. L’ Europa è il DNA dell’ AC Milan e domani “deve” iniziare un viaggio che porti i colori rossoneri dove la storia li aspetta. Questa responsabiltà traspare anche dalle parole di mister Pioli durante la conferenza pre partita: “l’ Europa è sempre stato l’habitat naturale di questa società così gloriosa. L’obiettivo di tornare in Champions è principale, siamo pronti, consapevoli delle difficoltà”.

Non c’è più tempo per gli entusiasmi del Milan post lockdown o l’emozione per un ex bimbo che, come nelle favole, avvera il suo sogno di vestire la maglia rossonera. Tra circa 24 ore si ritorna “a casa”, si torna in Europa. E non è il momento di fare gli schizzinosi sull’ Europa di serie A o serie B. Al Tallaght Stadium di Dublino ci attende lo Shamrock Rovers. “Lo Shamrock Rovers è una squadra che sta meglio dal punto di vista fisico, non dobbiamo pensare solo alle difficoltà che incontreremo ma dell’opportunità che avremo” . Così in conferenza mister Pioli.

I vincenti non hanno paura delle difficoltà. I vincenti osservano l’ obiettivo. Vivono per quell’ obiettivo. Il percorso di crescita riprende domani il suo cammino. “L’emozione di cominciare la nuova stagione e provare a concretizzare un percorso che abbiamo costruito lo scorso anno”. Direi un percorso iniziato 120 anni fa. È la storia del Milan. Gli ultimi due trionfi europei, 2003 e 2007, nascono proprio da due scomodi e delicati preliminari. Allora riprendiamo da dove abbiamo lasciato. Testa al campo. Non c’è calciomercato che può e deve distrarci. Il meglio c’è già. È tra le mani di Gigio sempre più maturo, leader e milanista fino ad arrivare ai piedi, la classe e il carisma di Zlatan Ibrahimovic. “Ha recuperato completamente, sta molto bene mentalmente, è partecipe come sempre, l’ho ritrovato com’è, competitivo e disponibile al massimo”.

Non avevamo dubbi mister. “Giochiamo con fiducia, giochiamo da Milan” sarebbero state le parole di Zlatan alla squadra. E allora è il momento di riprendere il viaggio, uniti, concentrati e sportivamente cattivi, perché la partita non finirà domani sera. Il triplice fischio non dobbiamo attenderlo sotto il cielo d’ Irlanda bensì all’ interno dell’ Energa Gdansk di Danzica. Siamo il Milan. Ce lo chiede la storia.

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