SM RELIVE/ Montella: “Questo Milan è uscito dall’ordinario con coraggio, ma voglio che mi stupisca ancora. Berlusconi vicino e partecipe. Al Napoli toglierei Reina…”

Dal nostro inviato a Milanello, Daniele Castagna

Milan, il Napoli ti dirà chi sei: per continuare a perseguire le ambizioni di altissima classifica, la squadra di Montella deve superare l’esame Sarri, ma non sarà un compito facile, soprattutto considerando le assenze di Romagnoli e Locatelli. Per analizzare i temi della sfida ai partenopei, mister Vincenzo Montella interviene da Milanello nella consueta conferenza stampa, che potete seguire in diretta su SpazioMilan.it.

LA CONFERENZA DI MONTELLA IN PILLOLE

12.45 – Termina la conferenza di Montella

– Su quale giocatore toglierebbe al Napoli:Reina, perché abbiamo visto all’andata quanto è furbo e perché senza portiere saranno più facile segnargli (ride)”

– Sulla sua infanzia:Da piccolo ho visto due partite del Napoli allo stadio, in cui Maradona fece grandissime prodezze. Nonostante questo i miei occhi erano per Van Basten e ho cominciato ad essere simpatizzante del Milan. Il tifo vero l’ho avuto da adolescente ed era rossonero, poi più avanti simpatizzavo anche per il Napoli perché sono di quella terra

– Sugli attaccanti del Napoli:Sanno fare tutto, gli manca solo un po’ di altezza ma i più bravi sono quelli più piccoli perché non sono lenti: lo dice la storia. Romagnoli ci poteva garantire un fraseggio importante, costruendo gioco da dietro, dovremo fare diversamente

– Su De Sciglio:Non si è allenato, non sta benissimo e temo non riesca a recuperare per domani: lo valutiamo. Voci di mercato? Le voci sulla Juve ci sono da quando sono arrivato, ma lo vedo coinvolto e sereno al 100%

– Sul match di Torino:Non ho fatto cambi all’intervallo perché non pensavo fosse un aspetto tattico, poi abbiamo chiarito co la squadra. I giocatori sono partecipi, presenti, coesi e convinti: per me è motivo d’orgoglio

– Su Bacca:Per avere più palloni deve conoscerci di più e ancora meglio con i compagni, i tempi di gioco di Jack e Suso. A Torino, in termini partecipativi, ha fatto molto meglio di altre volte. Però un attaccante deve segnare e noi dobbiamo metterlo nelle condizioni migliori di segnare

– Sul valore personale di Milan-Napoli:Il Napoli come realtà calcistica è da 7 anni che gioca in Europa, gli manca un successo internazionale ma stanno giocando a grandi livelli. Per me è un po’ un derby, lì c’è la mia famiglia e mi sento napoletano. L’unico fastidio è che devo comprare dei biglietti per degli amici che mi tiferanno contro (ride)”

– Sulla ricerca di un vice-Suso sul mercato:Abbiamo Honda in quella posizione, che più o meno ha le stesse caratteristiche. Per adesso sto facendo scelte diverse

– Sulle condizioni di Bonaventura e Suso:Stanno molto bene. Spesso si parla dell’aspetto fisico ma per esempio Messi, Neymar e Suarez giocano sempre e comunque, anche in coppa e poi una finale di Champions a grandissimi livelli. Conta la testa

– Sulla presenza di Maradona a Napoli:Mi auguro che li abbia distratti, Sarri compreso, perché quando arriva Diego muove le coscienze e i cuori dei napoletani. Spero li abbia disturbati

– Ancora sul match di domani:Voglio che questo Milan mi stupisca ancora, sono convinto che faremo una grande partita e avremo un grande approccio

– Ancora sul Napoli:E’ fra le squadre che gioca meglio in Europa, spero che questa partita mi possa dare un gusto maggiore. Non mi sento in contrapposizione con Sarri, affronteremo grandi giocatori. Sarà un esame ma ce ne saranno tanti altri

– Sul match dell’andata:Fu un po’ lo specchio di quello che sarebbe successo in futuro, in misure diverse. Abbiamo giocato benissimo a tratti, con dei blackout negativi

– Sul paragone con Sarri:Le sue squadre sono molto riconoscibili e per un allenatore è un pregio. Gli piace molto il fraseggio, segue tutte le fasi allo stesso modo e i calciatori lo seguono. Se un avversario sa come si comporta la sua squadra, allora ci possono essere dei vantaggi. Come allenatore mi piace. Siamo due generazioni diverse

– Sulle assenze:Non perdiamo niente, giocheremo sempre in 11… Per me gli 11, anzi i 14 che scenderanno in campo domani saranno i migliori. Non dobbiamo avere alibi, fa parte del calcio qualche squalifica

– Ancora su Niang:E’ un ragazzo molto sensibile, avendo potenzialità enormi. Ha fatto vedere, soprattutto in allenamento, di voler colmare le sue lacune, il problema è che a volte vuole risolvere in fretta le cose. Non va bene. La mia volontà è quello di recuperare il giocatore, una risorsa anche economica per la società: serve voglia di sacrificarsi

– Sul momento della squadra:All’inizio della stagione percepivo delle insicurezze da parte della squadra, in base agli anni passati. Poi il Milan è cresciuto, i giocatori hanno acquisito certezze. Ci vuole coraggio a chiedere ai ragazzi di uscire dal confort, dall’ordinario, così è stato e per adesso il bilancio è positivo

– Sulla ricerca della continuità:Per ogni allenatore sarebbe perfetto avere una continuità di noventa minuti, ma non si può. C’è un percorso da compiere, per costruire una squadra e una mentalità vincente ci vogliono anni. Sono contento di quello che sta facendo la squadra fino adesso, delle risposte dei giocatore: bicchiere mezzo pieno, anche se possiamo e dobbiamo fare ancora di più

– Sulle tante volte in svantaggio: “Noi non decidiamo di andare sotto, dipende dagli episodi. Ovviamente domani speriamo che non risucceda

– Sulla sue esperienza rossonera:Oggi sorrido di più? All’inizio ero più guardingo, dovevo conoscere un po’ tutto

– Sui tifosi:Credo che apprezzino l’anima di questa squadra, la programmazione per oggi e domani. I risultati non cambieranno in maniera netta la fiducia della gente

– Sulle prossime due sfide:Napoli e Juve sono due partite di alto livello, come dice Galliani è bello che siano così importanti perché dimostra il livello che abbiamo raggiunto. Partite belle da preparare e vivere

– Su Donnarumma:E’ uno dei migliori a livello mondiale, per età e personalità. Non ho paura ad ammetterlo

– Su Deulofeu:Se me lo immagino a sinistra? Non me lo immagino, perché non immagino giocatori che non ho, ma penso solo alla rosa attuale

– Su Berlusconi:Rispondo una volta per tutte. Visto che lo sento spesso ed è molto partecipe, se non mi dovesse chiamare vi avviserò io in conferenza. Ci sentiamo spesso, lo sento molto vicino

– Sulla corsa Champions: “Domani snodo cruciale? Non lo so, non credo sia decisiva definitivamente per la classifica. Dipende molto anche dal nostro recupero a Bologna

– Sul Milan meglio nei secondo tempi:Ci sono varie interpretazioni: puoi sfiancare un avversario e colpirlo alla fine, come è già successo, puoi sbagliare l’approccio e subire il maggior temperamento dell’avversario per poi reagire con forza e coraggio, come a Torino. L’importante è saperlo, lavorarci e migliorare

– Sul momento della squadra:Il nostro livello di calcio è migliorato tanto rispetto che a inizio stagione, siamo cresciuti. Il Napoli sta vivendo uno dei momenti migliori della stagione. In altri tempi un 2-2 a Torino sarebbe stato visto come miracoloso, adesso no ma è giusto così mediaticamente. Stiamo costruendo qualcosa, spero per il presente e non solo per il futuro. Guardando la classifica, ti accorgi che è tutto molto vicino e puoi pensare a qualcosa in più dell’Europa League. La differenza di punti è minima, la concorrenza alta: comprese Lazio e Fiorentina. Devi alzare l’asticella anche per entrare in Europa League

– Sul match di domani:Sarà una partita di alta classifica, per noi un orgoglio anche se non dobbiamo accontentarci. Varrà molto in termini di risultati. Il Napoli è molto molto forte, esperto e con una mentalità internazionale iniziata dai tempi di Benitez. Sono costruiti per giocare la Champions, hanno una rosa numerosissima e questo lo sottolineo anche perché Sarri è molto attento ai fatturati… Sarà una bella partita, speriamo in una grande prestazione

– Su Sosa:Voglia di riscatto da ex? Non lo so, è sempre stato un predestinato, giocando in grandi squadre ma senza imporsi. L’anno scorso ha fatto un gran campionato, a Napoli fece meno bene: ora è maturato, sereno, ha bisogno di fiducia e da parte nostra c’è la massima stima

– Su Niang:A questi livelli non puoi tralasciare nulla, il virus di fine 2016 l’ha condizionato. Ieri ha avuto un altro piccolo attacco di questo tipo, lo valutiamo oggi. Non deve avere fretta di risolvere le cose, a volte ce l’ha: deve rimanere sereno e fare meglio di quello che sta facendo

– Sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano:Siamo toccati per quello che sta succedendo in Italia, ci sono anche giocatori coinvolti emotivamente come Jack e Lapadula. Siamo contenti che alcuni tifosi riusciranno lo stesso a venire a San Siro per sostenerci, almeno si distrarranno un po’

12.10 – Inizia la conferenza di Montella

Impostazioni privacy