L’allenatore del futuro: Luciano Spalletti, lo zar di Pietroburgo


Spaziojuve inizia oggi un viaggio tra le pieghe delle biografie dei possibili candidati alla successione di Delneri sulla panchina della Juventus. Prima tappa…LUCIANO SPALLETTI

Recentemente un Luciano illustre (Moggi) si è detto impossibilitato a tornare nel mondo del calcio. Un altro Luciano però potrebbe arrivare alla Juve per risollevare le ambizioni della Vecchia Signora: Luciano Spalletti.

Chi vuole l’arrivo di Spalletti

Secondo un sondaggio effettuato recentemente da Tuttosport nell’entourage juventino, la maggior parte degli “ex di lusso” premiano Luciano Spalletti, per la sua professionalità e bel gioco. L’attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo risulta l’allenatore più votato. Come sottolinea Ravanelli: «E’ bravo e ha lo stile Juve». Per sicurezza tattica, l’allenatore toscano sarebbe la miglior scelta per Tacconi («Ha fatto bene ovunque») e Causio: «con quattro colpi importanti sarebbe l’uomo giusto per far compiere il salto di qualità». Quindi, riepilogando, lo vogliono i tifosi, gli ex hanno espresso il loro parere, Marotta ha sempre dichiarato che oltre al baffo di Aquilea, simpatizza molto per Lucianone. Quindi Luciano Spalletti potrebbe essere l’allenatore ideale per la Juve e porterebbe a Torino la stima e lo charme che rendono unico il tecnico toscano.

Curriculum

Luciano Spalletti si presenta con una bacheca di tutto rispetto. Ha allenato buone squadre, ma non ha mai avuto l’occasione di provare in una “grande”, occasione che potrebbe arrivare grazie a un ipotetico accordo con la Juventus. Nonostante non abbia mai allenato team di vertice, la bacheca trofei dice che Luciano ha vinto in carriera due coppe italia con la Roma (2006-2007, 2007-2008), una Supercoppa Italiana (2007-2008), una Coppa di Russia con lo Zenit (2010), un campionato russo (2010) ed una supercoppa di Russia (2010).

Il modulo


Personalmente, credo che il colpo Spalletti potrebbe portare una ventata fresca ad una Juve stanca e demotivata; L’allenatore toscano ha le qualità giuste per dire qualcosa sia in Italia, che in Europa. L’unico cruccio sarebbe quello di dover rimodellare di nuovo la squadra intorno all’allenatore. Ciò implicherebbe per Marotta un lavoro abbastanza arduo per venire incontro alle scelte dell’ipotetico neo-tecnico. Studiando i moduli tattici schierati nel corso degli anni, mi ha affascinato quel 4-2-3-1 che di solito Spalletti ha usato nella Roma e che spesso ripropone nello Zenit.

Partendo dalla difesa, con questo modulo andrebbero confermati i centrali (Chiellini, Bonucci, Barzagli, Sorensen) ma bisognerebbe acquistare immediatamente entrambi i terzini (dopo la deludente annata di Motta e Traorè, l’infortunio di De Ceglie, la Juve non può permettersi di avere dei punti deboli così plateali). Marotta ha fatto intendere il quasi sicuro arrivo di Bastos, quindi rimane da colmare la corsia di destra. I due centrali di centrocampo, dovrebbero essere Felipe Melo e Marchisio (quantità e qualità, io confermerei di sicuro Melo). I tre centrocampisti avanzati dovrebbero essere Krasic, Aquilani ed un grande innesto (il campione promesso da Marotta)oppure Quagliarella. In attacco, Matri unica punta.

Juventus 4-2-3-1: Buffon-Bastos Chiellini Barzagli (terzino da acquistare)- Felipe Melo Marchisio- Krasic Aquilani Quagliarella (o un grande acquisto)- Matri

Una juve contenuta e che può far male in attacco, con il gioco preciso che Spalletti riesce a dare ad ogni squadra che ha allenato.

Vincoli contrattuali

Con gli emissari juventini partiti all’assalto di Spalletti la scorsa settimana, si è aperta ufficialmente la trattativa tra il club bianconero e l’attuale tecnico dello Zenit. Spalletti – nonostante le smentite fatte recentemente ai giornali locali – sarebbe entusiasta di lavorare per la Juve, come lui stesso dichiarò a suo tempo dopo essere stato lasciato libero dalla Roma.

Luciano Spalletti attualmente ha un contratto ricco e pieno di clausole con lo Zenit, non lo forzerà perché non spetta a lui forzarlo. Dovrà essere la Juve a presentarsi dai russi per cercare un accordo. I prossimi 15 giorni saranno determinanti. E tutti sanno che nel calcio nulla è impossibile.

Danilo Conte

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