“Profeta”, siamo noi la tua patria!

Questa è la lettera di un innamorato del calcio, di un fanatico del Milan, ma anche di un fan accanito del bel gioco, del tocco soffice e del fendente potente e preciso. Questa è la lettera di un innamorato che, da qualche mese, soffre nel vedere un giocatore non vestire la maglia rossonera: quel giocatore ha il nome di Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima, meglio e più semplicemente noto come Hernanes. Classe pura e cristallina, 26 anni il prossimo 29 maggio, il “Profeta”, soprannome che gli sta a pennello per tanti motivi, è uno dei brasiliani più tecnici e tecnicamente talentuosi degli ultimi 15-20 anni.

Facile parlarne ora che il Milan è sulle sue tracce, penserà qualcuno. Ebbene, potrei elencarvi ad uno ad uno, in una sorta di confessione “da bar”, i giocatori che compongono le mie squadre al Fantacalcio e capirete immediatamente che, tra tutte, ci sono solo due fattori comuni, due fedelissimi brasiliani: Thiago Silva e Hernanes. Reduce da quasi un anno intero senza sosta, prima al San Paolo e poi alla Lazio, Hernanes sarebbe un più che degno sostituto di Clarence Seedorf, che, nonostante l’ottimo periodo di forma, resta lontanto dalla possibilità di un rinnovo. Ma vi dirò di più: a me, che non l’ho vissuto, a me, che lo conosco solo dai ricordi di zio e di papà, il brasiliano di Recife mi ricorda tanto Gianni Rivera.

Sì, il “Golden Boy”: stessa visione di gioco, stessa calma olimpica, stesso piede fatato, stesso capello impomatato, stesso aplombe. Un brasiliano italiano, insomma. E non è un caso che il Milan sia stato sulle sue tracce sin dall’estate scorsa quando, poi, altre scelte di mercato lo hanno portato sì in Italia, ma nella Capitale: 13,5 milioni di euro per uno degli acquisti più azzeccati e fruttiferi dell’intera Serie A. In una Lazio spesso troppo condizionata dall’incostante Zarate e che ha dovuto fare a meno per un po’ di tempo di un perno come Floccari, ecco che la sinergia tra il “Profeta” e Mauri è riuscita, spesso e volentieri, a tenere a galla la formazione di Reja, anche quando l’allenatore è stato costretto a puntare sul solo, giovane Kozak.

Inutile dire, insomma, che l’eventuale acquisizione di un elemento come Hernanes, ben più economico e, probabilmente, umile del ‘genietto’ Ganso permetterebbe ad Allegri di potersi affidare finalmente ad un trequartista di ruolo, senza dimenticare la sua duttilità a centrocampo, dove può giocare più esterno o più arretrato “alla Pirlo”. Da quando l’ho visto, non penso che a lui in maglia rossonera. E’ un po’ come quando sai che una certa cosa accadrà, prima o poi e la sensazione è che il “Profeta” non possa non passare da Milanello, prima o poi.

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