Domenica senza calcio, alla Beatificazione!

Più di un milione di persone: è questa la stima fatta dalle autorità del vero e proprio assedio avvenuto tra il 30 Aprile ed il 1 Maggio a Roma. Più di un milione di pellegrini si sono messi in viaggio per raggiungere la Capitale con l’intento di partecipare alla Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla.

Si è trattato di una domenica diversa per molti amanti del calcio, una domenica in cui lo sport è passato in secondo piano, il calcio è stato messo da parte per rendere omaggio ad una grande persona che riceveva il giusto “premio” per il ruolo che ha svolto nella storia. Il Calcio è stato messo dunque in soffitta, al posto del sacco a pelo e della borraccia e si è partiti, in treno, macchina, autobus, aereo. Un movimento che ha toccato ogni angolo del globo, che ha coinvolto milioni di ragazzi e ragazze, uomini e donne, giovani e meno giovani. In sostanza  si è reso omaggio ad un Papa “sportivo” che ha portato in Vaticano una nuova concezione di Pontefice: amante delle camminate in montagna e dello sci, del canotaggio e del nuoto, non disdegnava nemmeno il calcio. Famose le sue battaglie contro il Doping e le truffe sportive. Il Beato polacco ha sempre creduto nell’attività fisica come mezzo di educazione per i giovani, e fu proprio questa sua convinzione, unita alla grande passione per lo sport in generale, a consegnarlo alla storia come . È stato bello, dunque, per una volta, lasciare il calcio e partecipare ad un evento tanto importante quanto storico, si è risposto ad una “chiamata” che aveva riecheggiato sin dall’istante della sua morte: “Santo Subito”.

Lo si è definito assedio, dunque, sia per quel che riguarda il numero delle persone sia per lo sforzo logistico portato avanti nella città eterna, centinaia di volontari in ogni angolo della città davano informazioni, coperte, acqua, cibo in ogni istante del giorno e della notte, i maxischermi sistemati su via della Conciliazione, Stazione Termini, nei pressi di San Pietro, al Circo Massimo ecc..davano la possibilità a coloro che non erano riusciti ad arrivare in Piazza San Pietro di seguire la Celebrazione. Si è visto una marea di persone festanti e commosse sfilare in ogni dove a Roma.

Molta, moltissima gente che è venuta a rendere omaggio al Papa dell’amore, al Papa della Riconciliazione con le altre confessioni, al Papa della Pace, al Papa capace di rivolgersi ai giovani ma di dire che la società potrà andare avanti solo se si avrà rispetto degli anziani. Ed è proprio questo che è stato Beato Giovanni Paolo II: il Papa di Tutti.

Vito de Cunzolo

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