Jack Beretta, il classe ’92 cresce in fretta

Il giovane attaccante rossonero, acquistato la scorsa estate dall’Albinoleffe, ha potuto fin qui rappresentare un punto fermo della primavera di Stroppa e le sue importanti qualità hanno convinto nel farlo alzare di grado, per sopperire a questa emergenza in attacco. Con Inzaghi, Pato e Ibra fuori, ecco che Beretta potrà trovare spazio in questo Milan dalle prossime partite, sicuro di un posto almeno in panchina già contro il Brescia. Questo talento classe ’92 aveva già potuto respirare questo suo nuovo ambiente, avendo partecipato alla tournée inglese rossonera dello scorso luglio, durante la Emirates Cup, oltre che aver raggiunto e svolto la preparazione invernale del Milan a Dubai, nel mese di dicembre“.

Così il nostro Daniele Mariani scriveva di Giacomo Beretta il 18 aprile scorso, all’indomani della vittoria del Milan sulla Samp e con lo spettro di due gare da affrontare con i soli Robinho e Cassano in avanti. Ora che i due scogli Brescia e Bologna sono superati, ora che il tricolore è davvero ad un passo, ma soprattutto ora che Beretta ha esordito in maglia rossonera in campionato, ecco che le nostre parole non si possono più considerare proclami al vento. Lo scorcio di gara disputato dal diciannovenne Primavera è stato tanto emozionato quanto di spessore, con il “rischio” di ripetere quanto successo anni fa ad Alberto Paloschi: esordio in Serie A e gol dopo un minuto.

Non è successo, è vero, ma “Jack Calibro 9”, maglia numero 51, ci è andato davvero tanto vicino. E’ stato in grado di approfittare delle larghe maglie rossoblu, protese in avanti alla ricerca del pareggio e ha quasi “cancellato” la prova sottotono di Cassano. Grande forza, un po’ poco opportunismo, al contrario di quanto dimostrato con i pari età guidati da Stroppa, ma la stoffa, signori, c’è. E c’è forse più di quel Zigoni di cui si diceva un gran bene gli anni scorsi. Tanti tifosi rossoneri e tanti nostri fan su Facebook, vicini alle gesta della Primavera, ci indicano spesso Simone Verdi come vero genio del giovane gruppo indiavolato, ma un Beretta così, per un club ora alla ricerca del vice Ibra, promette davvero bene.

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