Juve: Conte è l’allenatore giusto

La permanenza di Luigi Del Neri alla Juventus sembra ormai agli sgoccioli. Vista l’esclusione dalla Champions e probabilmente anche dall’Europa League, visto che il Palermo è andato in finale di Coppa Italia, il suo percorso in bianconero è giunto alla conclusione.

Per la sua successione si fanno nomi importanti e vincenti, tra i quali spiccano quelli di Mancini, Spalletti, Van Gaal, Mazzarri e Villa Boas. Tra questi nomi però potrebbe intromettersi a sorpresa quello di Antonio Conte, storico capitano della juve lippiana e beniamino dei tifosi.

E se consideriamo globalmente la scelta di Conte come prossimo allenatore della Juventus, ci accorgiamo che potrebbe avere diversi aspetti positivi.

Innanzitutto l’aspetto economico: Conte sarebbe assolutamente lasciato libero dal suo club e non avrebbe delle pretese esagerate di fronte a questa unica possibilità. Ha sempre esternato di gradire la Juve e il suo ingaggio è nettamente inferiore a quello di altri big.


Poi, la filosofia tecnica di Conte è chiara: propone un gioco tutto corsa e attacco, riuscendo però a mantenere una difese ordinate (il Siena ad esempio è il miglior attacco della serie Bwin con 60 gol e la seconda miglior difesa con 31 reti al passivo).

E va certamente considerata la mentalità vincente. Conte in soli 5 anni da allenatore ha già vinto 2 campionati di Serie B, con Bari e Siena, ottenendo 2 promozioni dirette in A. La massima serie l’ha incontrata con l’Atalanta, conquistando 13 punti in 13 partite. Soltanto il difficile rapporto con Doni nello spogliatoio bergamasco gli ha impedito di proseguire la sua avventura a Bergamo. Sia con l’Arezzo, che con Bari, Atalanta e Siena, ha sempre fatto giocare bene le sue squadre, pur senza avere dei fenomeni in rosa.

Su queste basi il nuovo allenatore potrebbe ripartire dalla squadra di Del Neri senza dover chiedere a Marotta una nuova rivoluzione del mercato: dell’ arrivo di Conte beneficerebbero innanzitutto giocatori come Krasic, più libero di imporsi nell’ uno contro uno, Quagliarella con la sua mobilità, Matri come finalizzatore della squadra e potrebbero ritornare ad essere utili giocatori come Iaquinta o Sissoko nel caso il mercato non dovesse portare offerte adeguate. Recuperando questi giocatori a pieno regime basterebbero solamente 2-3 innesti importanti e la rosa non sarebbe da smantellare completamente.

L’ ultimo fattore, ma non meno decisivo degli altri, è la Juventinità che tange Conte. Alla Juventus, per tornare grande, servono uomini, prima che campioni. La Juve ha bisogno di persone che lottino per qualcosa al quale siano profondamente legate. E Conte la Juventus ce l’ha nel dna. Inoltre il suo arrivo riaccenderebbe l’ animo dei tifosi, che da sempre lo adorano, e riporterebbe quell’entusiasmo indispensabile che è necessario per tornare ad essere competitivi ad alti livelli.

Andrea Bimbi

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