“Meglio in difesa con Max che con Leo”

E’ il difensore titolare con il rendimento più alto della Serie A, è considerato l’erede di Paolo Maldini, è brasiliano di Rio de Janeiro e La Gazzetta dello Sport gli ha dedicato una sua prima pagina al termine di una stagione che, indipendentemente da tutto, lo ha già consacrato come campione assoluto: Thiago Silva è davvero il nuovo che avanza, anzi, il nuovo che arretra. E come “arretra” lui, oggi come oggi, lo fanno davvero in pochi: “Quest’anno curiamo molto di più la fase difensiva – rivela, supportato dai numeri della miglior difesa del campionato, con soli 23 gol subiti -. Allegri è molto puntiglioso in questo e inoltre ha inculcato la mentalità di pressare e marcare a partire dagli attaccanti: la nostra difesa inizia lì, l’anno scorso non succedeva“.

Nesta e Thiago, Thiago e Nesta, una coppia probabilmente alla pari di Puyol e Piqué: “Sandro è unico. E poi, ormai, ho imparato a sopportarlo: in campo parla tanto, troppo. Io non sono uno che sta zitto, ma lui va a ciclo continuo. Mi ricordo la prima partita che ho giocato col Milan: era un’amichevole a Varese e mi fece una testa così. Dopo un po’ mi arrabbiai e gli dissi di tacere perché mi stava facendo venire il mal di testa. Ora sono abituato“. E su Maldini: “Vorrei diventare un’icona come lui, mi piacerebbe ripercorrere la sua carriera in rossonero. Vi dirò: mi basterebbe anche vincere la metà di quanto ha vinto Paolo…“.

Proseguendo sui meriti di Allegri: “Riesce ad abbinare la cattiveria agonistica al giocare a pallone. Non vuole mai che la palla sia buttata via e ci ha trasmesso la mentalità di riconquistarla subito in pressing, appena finisce agli avversari“. E se il prossimo allenatore rossonero fosse Seedorf? “Ne sarei contento, anche se non so cosa ne pensa Allegri… (ride, ndr) Clarence in prospettiva può diventare il tecnico migliore del mondo: ha carisma e conoscenze calcistiche. E’ già un allenatore in campo: sapeste quanto parla. Al confronto, Ibrahimovic è un taciturno!“.

Già, Ibra: “Zlatan è un grande, se arriverà lo scudetto sarà grazie a lui. Ci ha trasmesso la mentalità vincente, fin dal primo momento. Scese negli spogliatoi prima di Milan-Lecce a settembre (prima giornata di campionato, ndr) e ci disse: ‘Ragazzi si va a vincere tutto’. Contagioso, no? Però il Milan ha dimostrato di poter fare bene anche senza di lui: un altro merito di Allegri“. Pato è ormai un fenomeno? “Non gli manca più nulla, adesso è completo: può diventare un fuoriclasse come Ronaldo e poi ha imparato a marcare pure lui“.

Capitolo mercato e domanda d’obbligo sul connazionale Paulo Henrique Ganso: “Lui e Neymar sono i brasiliani più forti in circolazione in questo momento. Lo dirò a Galliani… Ganso è più bravo di Kakà nel gestire il pallone: può diventare il nuovo Zidane. L’ho sentito due giorni fa e gli ho ribadito che deve venire da noi, ma lui sa perfettamente qual è la scelta giusta“.

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