Thiago, il “Messi” dei difensori

Thiago Emiliano da Silva, meglio conosciuto come Thiago Silva, carioca 27enne, difensore centrale, è ormai il beniamino indiscusso dei tifosi milanisti. Da quel lontano 22 agosto 2009 (giorno del suo debutto in rossonero) ne ha fatta tanta di “strada”, sia sul campo che nei nostri cuori. Thiago è un giocatore polivalente che dà sempre il massimo in qualsiasi ruolo venga impiegato perché sa sacrificarsi per la squadra. In questa stagione l’abbiamo apprezzato anche come mediano, quando ha dovuto sopperire all’assenza dei centrocampisti (e anche in quelle occasioni ha egregiamente onorato il suo ruolo).

Grazie a lui abbiamo colmato quell’immenso vuoto in una difesa che, prima del suo arrivo, risultava essere sempre “spenta”, distratta e disunita. I numeri di questa stagione parlano chiaro. Ventiquattro reti subite in campionato, 7 delle quali (almeno fino ad oggi) solo nel girone di ritorno: sicuramente gran parte del merito è da attribuire al nostro difensore brasiliano. Thiago Silva è stato la pedina vincente di questo Milan e ha convinto pienamente mister Allegri: “Abbiamo subito pochi gol? Il merito è di tutti, non solo dei difensori. Abbiamo punte che pressano i portatori di palla avversari e una metacampo che fa costantemente filtro nella zona nevralgica del terreno di gioco. Poi abbiamo dei grandi difensori, con Thiago Silva che ha dimostrato tutta la sua classe e la sua forza. Per me è il Messi dei difensori. In quel ruolo non c’è altro giocatore al mondo forte come lui”.

Ebbene sì, Thiago Silva è “il Messi dei difensori”: noi milanisti sappiamo bene che quando la palla è tra i suoi piedi è come se fosse in “cassaforte”. Chi non si sente tranquillo quando c’è Thiago? Chi non trema quando il nostro numero 33 accenna un malore? Alzi la mano! Questo scudetto è stato soprattutto il suo, perché Thiago Silva è sinonimo di affidabilità, dedizione, sacrificio ed eleganza. Insomma di tutte le qualità che hanno contraddistinto i grandi campioni della storia rossonera.

I presupposti per seguire le orme dei grandi del passato, in effetti, ci sono tutte, in primis l’ambizione di cui il difensore non fa mistero: “Voglio fare la storia qui al Milan, anche perché sono arrivato al posto di un giocatore come Maldini, per me è stato un piacere grandissimo e già se arrivassi a fare la metà di ciò che ha fatto lui per il Milan sarei felice. Allegri mi piace tanto come gioca, lui mette la squadra per giocare, per fare gol, come fanno i brasiliani”. Noi tifosi, caro Thiago, te lo auguriamo di cuore. Sei stato il regista di questo grande capolavoro intitolato “diciottesimo scudetto”: grazie alla tua classe non possiamo far altro che ambire a qualcosa di più grande. L’Europa aspetta la nostra riscossa!

Floriana Franzese

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