#3 – Colpi Ibra e Robinho, un inizio col botto

Col termine del campionato, la rubrica “Dopodiché” va in vacanza per lasciare spazio a “Riviviamoci!”: approfondimenti cronologici, monografie e racconti tematici con cui rivivremo la grande stagione rossonera 2010/2011!

Dopo un mercato estivo in sordina, o così sembrava, il 28 agosto, ovvero un giorno prima della prima partita di campionato, ecco il colpo ad effetto: Zlatan Ibrahimovic. Prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 24 milioni dilazionabili in 3 comode rate da 8 milioni di euro l’una, praticamente un capolavoro. Era da qualche settimana che si parlava di un suo possibile passaggio in rossonero visto anche l’arrivo di David Villa in blaugrana e le parole non troppo amichevoli di Guardiola. “Mi hanno ridato il sorriso” il commento a caldo dello svedese. E intanto le voci su Robinho non si placano..

La prima a San Siro non è per Zlatan che insieme a Berlusconi e Galliani si accomoda in tribuna e si gode uno spettacolare Milan-Lecce. In realtà il primissimo Milan di Allegri non è molto diverso da quello proposto da Leonardo la stagione precendete: 4-3-3 con Seedorf a sinistra sulla linea dei centrocampisti anziché dietro al tridente formato dai soliti Pato Borriello e Ronaldinho. È il Papero il più ispirato dei tre e al 15’ trafigge Rosati con un diagonale sul secondo palo. Il Lecce è inesistente e il raddoppio arriva grazie ad un goal di rapina di Thiago Silva dopo un azione di calcio d’angolo. Anche Ronaldinho è in serata e dispensa assist al bacio per i compagni uno dei quali pesca Pato che dribbla Rosati e insacca nuovamente. Durante l’intervallo va in scena la presentazione di Ibra che promette agli astanti: “Vinciamo tutto”. Dopo un primo tempo tutta samba è italianissimo il goal di Inzaghi che, subentrato a Borriello, sempre più lontano da Milano e dal Milan, mette il suo sigillo sul match dopo aver colpito, con un pregevole pallonetto, l’interno del palo. C’è spazio anche per la standing ovation del Papero e per il debutto a San Siro del Prince Boateng.

Il 31 agosto, ultimo giorno di mercato, il Milan piazza un altro colpo, arriva dal City per una cifra intorno ai 18 milioni di euro: Robson de Souza Robinho. L’affare era congelato per via della questione Borriello, se il napoletano, già chiuso dall’arrivo di Ibra, non avesse trovato una sistemazione il folletto brasiliano non sarebbe potuto arrivare. Con Borriello alla Roma però si aprono per Robinho le porte di Milanello. I moti di contestazione di luglio sembrano lontani anni luce, questo Milan è costruito per vincere ma i troppo facili entusiasmi fanno perdere di vista il presente e le giornate successive non saranno propriamente una passeggiata.

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di Matteo Tamburini

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