Cesc, we can!

Fabregas non vuole più stare all’Arsenal e questa ormai è cosa risaputa. Il giocatore, catalano fino al midollo, difficilmente accetterebbe la corte del Real di Mourinho, come del resto un’offerta del Manchester City che, pur avendo grande disponibilità economica, non può garantirgli di vincere subito. Il Barcellona rimane sempre la destinazione più gradita allo spagnolo cresciuto nella cantera azulgrana ma il presidente Rossell sembra voler destinare i suoi sforzi economici verso Sanchez, il cileno dell’Udinese. Fatte le dovute premesse rimane quindi una sola strada percorribile: l’Italia, e chi meglio della squadra più titolata al mondo? Ebbene sì: il Milan ci sta provando. Quello che un mese fa sembrava essere un colpo impossibile è con il passare dei giorni diventato meno improbabile di quanto si possa credere.

I Gunners chiedono 40 milioni, una cifra da capogiro per chiunque, e non sono ben disposti a trattare visto che hanno rifiutato un’offerta di “soli” 10 milioni inferiori alla richiesta da parte proprio dei campioni d’Europa. Il Milan dal canto suo può permettersi di lavorare sotto traccia sapendo che a Milano il ragazzo verrebbe volentieri. L’assalto allo spagnolo non è ancora partito, ma le basi sono state gettate. In occasione della finale di Wembley Allegri e Galliani erano sì a Londra per godersi lo spettacolo ma anche per stabilire un primo rapporto con il ventiquattrenne campione del mondo.

Sembra inoltre che Raiola sia stato incaricato di orchestrare l’operazione tramite numerose “scampagnate” in quel di Londra, le quali hanno permesso di mantenere vivi e attivi i rapporti con i massimi dirigenti dei Gunners. Purtroppo il tempo stringe: a metà agosto l’Arsenal sarà impegnato nei preliminari di Champions e qualora Cesc scendesse in campo verrebbe pregiudicata la sua presenza nella massima competizione europea con una maglia diversa da quella dell’Arsenal. Il Milan è alla finestra, se il Barcellona non affonda punta di far leva sulla voglia del giocatore di cambiare aria. In ogni caso, niente pazzie: in via Turati si compra solo con i saldi di “fine stagione”.

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