Paoloni: ” Non ho drogato i compagni”

Si è da poco concluso l’ interrogatorio all’ ex portiere della Cremonese. Paoloni è stato messo sotto torchio per oltre 6 ore e in più punti ha ribadito la sua posizione. Il legale ha rilasciato ai microfoni la seguente dichiarazione: ” E’ stata chiarita la sua posizione e negata ogni responsabilità”.
Sono quasi le 11 quando Marco Paoloni è entrato nel tribunale di Cremona per essere interrogato dal procuratore capo Roberto Di Martino sulla combine delle partite. L’ inchiesta è nata da un episodio durante la partita Cremonese-Paganese, giocata nel novembre del 2010, durante la quale Paoloni avrebbe somministrato tranquillanti ai propri compagni di squadra. Paoloni è rimasto in carcere in questi giorni, avvalendosi della facoltà di non rispondere. In questi giorni di carcere non è stata accolta la richiesta della moglie di vedere il marito, ma Paoloni ha ricevuto la foto del compleanno della figlia, che ha compiuto tre anni in settimana. La stessa foto che ha tenuto tra le mani durante tutto l’ interrogatorio durato sino a pochi minuti fa. Intanto il governo si è mobilitato e il ministro dell’ interno Maroni ha annunciato la nascita di un’ unità investigativa sulle scommesse sportive (Uiss) per evitare le combine. A capo di questa unità ci sono rappresentanti del Viminale, del mondo dell’ economia e dello sport. Tale unità avrà il compito di salvaguardare la purezza dell sport, la regolarità delle partite e controllare le segnalazioni anomale che saranno ricevute dai centri scommessa. Ci sarà inoltre la collaborazione della Dia, della guardia di finanza, dal Ros, dalla polizia e dai carabinieri. Insomma una vera e propria task- force anti-combine.


Alberto Gencarelli

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