Albertini chiude al secondo extracomunitario

L’attesa deroga per il secondo extracomunitario tarda ad arrivare,  costringendo le società italiane e soprattutto il Milan a cambiare gli obiettivi di mercato.

Recentemente si è espresso sull’argomento anche un ex milanista che ora detiene cariche importanti all’interno della FIGC ossia Demetrio Albertini che ha dichiarato: “Fino a oggi non mi risulta che la Lega di A, attraverso i suoi rappresentanti in consiglio federale Beretta, Lotito e Cellino, abbia chiesto il secondo extracomunitario. E me ne stupisco. Quando c’erano Matarrese, Moratti e Galliani, bussavano alla nostra porta per chiedercelo nei modi, nei tempi e nei luoghi giusti, quelli istituzionali. Di solito si presentavano a maggio. Adesso il mercato è iniziato e le società sono in ritardo. Sono io il primo a domandarmi come mai non abbiano ancora chiesto il secondo extracomunitario, visto che è nel loro interesse”.

Insomma un tacito attacco ai nuovi rappresentanti delle società che non sembrano interessate a questa importante  opzione di mercato che aprirebbe molte alternative per le società italiane.

Il Milan ha già riempito l’unica casella di calciomercato della nuova stagione, il giocatore è Taiwo che era in attesa del passaporto comunitario ma è stato messo sotto contratto dalla società rossonera come extracomunitario in virtù della possibilità di ingaggiare un altro extracomunitario.

Naturalmente senza la deroga per il secondo extracomunitario il mercato made in Brasil sembra off limits per il Milan, Ganso dovrà essere acquistato l’anno prossimo per esempio, naturalmente il poter acquistare un solo extracomunitario a stagione è l’ennesimo limite delle società italiane rispetto a quelle europee.

Nell’ultimo periodo nella lega calcio c’è molta confusione, i diritti tv ne sono l’esempio, in questi giorni e settimane ci sranno sicuramente altre riunioni sperando che oltre ai diritti tv venga proposto anche il tema del secondo extracomunitario.

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